Siete arrivate già alla ventottesima settimana, un bel traguardo! Avete già pensato a cosa vi servirà una volta che sarà nato il piccolo? Salviette, pannolini, biberon, carrozzina, lettino, e chi più ne ha più ne metta. Molte preferiscono comprare tutto dopo il parto, ma contate che sarete tanto, tanto stanche e avrete molto, molto da fare. Meglio iniziare a organizzare qualcosa ora che avete ancora un po' di energia prima delle settimane finali, che saranno alquanto faticose! Il corso pre-parto vi potrà dare tutte le indicazioni e informazioni utili in questo caso. Anche le amiche e i familiari non mancheranno di aiutarvi. Se non l'avete ancora fatto, iniziate anche a pensare a dove volete partorire e le modalità.
Il bambino.
Il feto ora misura circa 40 centimetri e dovrebbe pesare più di un chilo. I suoi organi continuano a svilupparsi e questa è la fase in cui il piccolo prende peso e s'ingrossa. A questo punto potrebbe essersi già spostato con la testa verso il basso ma, se non l'ha ancora fatto, non preoccupatevi: c’è ancora tempo sufficiente perché si sistemi nella classica posizione frontale prima di fare il suo debutto nel mondo esterno. In questo periodo, nonostante lo spazio ridotto all'interno dell'utero, si muove ancora molto, scalcia, si stiracchia e si succhia il pollice. Il grasso sottocutaneo si sta inspessendo e il bimbo comincia a essere più paffuto, nonostante la sua pelle, sempre protetta dalla lanugine e dalla vernice caseosa, resti ancora rossiccia e rugosa. Se il bimbo è un maschietto, è già cominciata la discesa dei testicoli nello scroto.
I suoi sensi si acuiscono, soprattutto l'udito: pur filtrati dal liquido amniotico, il piccolo percepisce chiaramente non solo i rumori interni e il suono della vostra voce, ma anche i suoni esterni. Basti pensare che, in caso di rumore forte, il bimbo si spaventa e il battito del suo cuore accelera lievemente. Se gli parlate dolcemente, riconoscerà la vostra voce e si tranquillizzerà subito.
Anche gli occhi sono aperti e il bimbo è in grado di percepire la luce. Intanto i polmoni continuano a maturare e si allenano a inspirare ed espirare. Certo, manca ancora un bel po' affinché diventino autonomi ma, se il bambino nascesse ora, avrebbe buone possibilità di sopravvivere grazie alla medicina moderna e alle cure specializzate. Contate che nel terzo trimestre, ogni giorno in più che il feto passa nel vostro utero, aumenta la probabilità di sopravvivenza e riduce il rischio di complicanze al momento della nascita.
La mamma.
Il pancione continua a crescere, dovreste aver preso circa 10 chili dall'inizio della gravidanza e la punta dell’utero si trova a circa un terzo della distanza tra l’ombelico e l’inizio dello sterno. Grazie agli ormoni, le vostre articolazioni diventano sempre più elastiche in previsione del parto e per questo potreste sentire del dolore pelvico. L'utero si espande e preme sempre più verso la parete dello stomaco e dei polmoni, provocando bruciori, difficoltà digestive e sensazione di fiato corto. Anche la stipsi è molto frequente in questo periodo, sempre a causa della pressione dell'utero, ma stavolta sulla parte inferiore del colon. Col parto questi disturbi spariranno.
In compenso, fino ad allora dovrete convivere anche con un intensificarsi di: crampi alle gambe, vene varicose, gonfiore, minzione frequente, insonnia, mal di testa occasionali, prurito, dolore del legamento circolare, emorroidi (causate dall’eccessiva pressione sanguigna nella parte bassa del corpo), stanchezza dovuta al peso accumulato. Ovviamente non tutte avranno questi sintomi, soprattutto non tutti insieme nello stesso momento: ricordate che ogni gravidanza è unica, c'è chi soffre di più per i sintomi e chi di meno. Non spaventatevi in caso di contrazioni dell'utero (le cosiddette le contrazioni di Braxton Hicks): sono normali in questo periodo e si verificano poiché il vostro corpo si sta pian piano preparando al parto. Se poi avvertite anche dei piccoli sobbalzi nel vostro addome, di nuovo niente paura: è il vostro piccolo che ha il singhiozzo ed è considerato un sintomo di buona salute del feto. Il vostro seno potrebbe iniziare ad avere delle perdite di colostro, quel liquido giallastro ricco di proteine e zuccheri che qualche giorno dopo la nascita del bambino sarà poi sostituito dal latte vero e proprio.
In questo periodo, poi, a quasi la metà delle donne in gravidanza viene diagnosticata una carenza del ferro nel sangue, con conseguente anemia. I sintomi sono: pallore, stanchezza, svogliatezza, aumento del battito cardiaco o anche giramenti di testa in caso di anemia grave. Parlatene col vostro medico, che vi prescriverà gli integratori necessari. Il ferro è importantissimo per la formazione dell’emoglobina nei globuli rossi, responsabili del trasporto dell’ossigeno nel sangue, perciò un'eventuale carenza non va assolutamente trascurata.
Stile di vita.
Per ridurre il dolore alla parte bassa della schiena e i crampi alle gambe, l'ideale è un buon massaggio, insieme a frizioni con acqua fresca per migliorare e riattivare la circolazione. Se ce la fate e se il vostro medico è d'accordo, continuate a praticare una leggera e regolare attività fisica che, oltre a riattivare e a ossigenare la circolazione, aumenterà il vostro benessere nervoso e vi permetterà di guadagnare peso in modo sano ed equilibrato, oltre a mantenere il vostro corpo tonico. Vedrete che dopo il parto tornerete in forma più in fretta di quanto pensiate.
Ci sono diversi tipi di sport dolce indicati per le donne incinte: la ginnastica prenatale, che consiste soprattutto in esercizi di respirazione, esercizi per i muscoli, esercizi di rilassamento; le passeggiate, che facilitano digestione e circolazione e aiutano a mantenere la linea; il nuoto, che tonifica i muscoli e migliora la resistenza fisica, oltre a darvi una piacevole sensazione di leggerezza; lo yoga, che aumenta l'elasticità del corpo, riduce le tensioni e aiuta a controllare la respirazione e la concentrazione. Quando però vi sentite stanche o avvertite delle contrazioni, smettete subito con gli esercizi: anche il riposo è importante e non dovete strafare e rischiare inutilmente. Continuate a seguire una dieta sana e bilanciata, consumate tanta acqua e mantenete uno stato d'animo positivo. Il grande giorno, probabilmente il più bello della vostra vita, si sta avvicinando!
Esami.
Durante il terzo trimestre vi sottoporrete a controlli medici regolari per verificare l'andamento della gravidanza. Saranno controllati i livelli di glucosio nel sangue per vedere se avete il diabete gestazionale e farete l’esame del ferro, per l'anemia e quello dell’emoglobina. Se vi viene riscontrato l’anticorpo Rh nel sangue, sarete anche sottoposte ad un’iniezione anti-D, che verrà poi ripetuta alla 36a settimana. Il ginecologo potrebbe prescrivervi anche l'ecocardiografia fetale, che serve per controllare a fondo il cuore del bambino e individuare, qualora ci fossero, delle cardiopatie congenite.
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