Non esistono particolare controindicazioni per viaggiare mentre si aspetta un bambino. Quanto saranno lunghi i viaggi che intraprenderete dipende solo dalle vostre esigenze e dal vostro stato di salute in generale. Se la gravidanza si sta svolgendo regolarmente, quindi, potete affrontare con serenità gli spostamenti su tutti i mezzi di trasporto, ma è bene, per il vostro confort e per non affaticarvi troppo, seguire alcune regole di buon senso.
Dove andare?
Viaggiare all’interno dell’Italia o nei Paesi europei non comporta praticamente rischi.
Un discorso diverso è quello che riguarda zone del mondo dove si possono contrarre malattie come la malaria. I vaccini richiesti per entrare in alcuni Paesi non proteggono completamente dal rischio di contrarre la patologia da cui dovrebbero immunizzare; sarebbe inoltre meglio evitare di assumerli, soprattutto i cosiddetti vaccini vivi attenuati, perché contengono gli agenti infettivi, anche se del tutto innocui (come il vaccino per la febbre gialla, la poliomelite o la tubercolosi).
Prima di recarsi in Paesi a rischio è bene parlarne con il proprio ginecologo o medico di fiducia, informarsi sullo stato delle strutture sanitarie in loco e, una volta sul posto, adottare alcuni accorgimenti per evitare sia possibili infezioni, sia disturbi tipici come la diarrea del viaggiatore: evitare l’acqua corrente e usare quella in bottiglia, oppure bollirla, mangiare solo cibi cotti e latticini pastorizzati, rimanere sempre ben idratate.
In automobile: fermatevi spesso
Un breve viaggio in auto non crea alcun tipo di problema, sia che si tratti dei normali spostamenti in città, sia per recarsi in località vicine a casa.
Uno lungo, invece, può rappresentare un problema. L’aspetto più importante da considerare è il rischio tromboembolico, vale a dire la formazione di trombi nel sistema circolatorio dovuto allo stare sedute troppo a lungo. Fermatevi quindi a intervalli regolari e sgranchitevi le gambe facendo una piccola camminata. Naturalmente è importante bere una quantità sufficiente di acqua e avere la cintura di sicurezza allacciata: anche se sembra un impaccio, soprattutto se la gravidanza è molto avanzata, in realtà è fondamentale per prevenire moltissime morti da incidente. La cintura si allaccia normalmente, in modo da lasciar libera la pancia. Le sollecitazioni cui si è soggette sulle strade, invece, non portano alcun disturbo: dossi, buche, sobbalzi non hanno alcun effetto noto su eventuali contrazioni dell’utero.
In aereo: occhio alle regole
Il discorso è diverso quando si tratta di viaggiare in aereo. Premesso che sono i viaggi lunghi a causare, potenzialmente, problemi, e non quelli brevi di un paio di ore, prima di partire bisogna informarsi presso la compagnia aerea circa le restrizioni per le donne incinte. In linea generale si può prendere un volo fino alla 36esima settimana senza alcuna controindicazione. Molte compagnie chiedono però un certificato medico alle donne che hanno superato la 28esima, per evitare complicanze o parti anticipati durante il viaggio. Il certificato deve attestare il buono stato di salute della donna e indicare la data presunta del parto.
Al di là delle norme, è importante sapere che anche i voli prolungati aumentano il rischio di trombosi, per cui bisogna alzarsi ogni tanto per fare qualche passo in corridoio, mentre, quando si è sedute, è bene fare esercizi di contrazione e stretching delle gambe. Indossate scarpe comode, con i tacchi bassi, e magari calze contenitive. Per viaggi molto lunghi è consigliabile portarsi delle ciabatte e sostituirle alle scarpe.
I metal detector all’aeroporto e la pressurizzazione della cabina non comportano alcun rischio per la mamma e per il bambino, mentre le cinture di sicurezza vanno sempre tenute allacciate quando si è sulla propria poltrona come protezione rispetto a traumi che potrebbero essere causati da vuoti d’aria o intense turbolenze. È sempre importante bere con regolarità.
In treno e in nave: muovetevi con regolarità
Non esistono particolari controindicazioni per i viaggi in treno o in nave: gli ampi spazi permettono di muoversi con regolarità, di andare alla toilette ogni volta che serve e di acquistare cibi e bevande all’occorrenza. Anche in questo caso il consiglio principe è uno: camminate per qualche minuto ogni ora per distendere la schiena e favorire una buona circolazione sanguigna, bevete spesso e state tranquille per la vostra salute e quella del bambino.
Fate ovviamente attenzione a cadute e scossoni, che si possono verificare sia in treno sia anche nelle normali attività quotidiane, prendendo autobus o tram.
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