Complimenti, siete alla ventisettesima settimana! È il momento di tener duro e di conservare le energie, perché le prossime settimane fino al parto saranno tra le più faticose. In questo periodo dovete avere la massima cura di voi stesse: niente mosse azzardate o “esplorazioni” in luoghi pericolosi come scale pieghevoli e scaffali troppo alti. Ormai anche i lavori domestici più semplici cominciano a diventare pesanti, perciò non esitate a chiedere aiuto a chi vi sta accanto (state tranquille, saranno ben lieti di farlo). Quanto a voi, cercate di stare serene e di farvi coccolare, anche perché il vostro piccolo condivide con voi tutto: gioie, ansie, dolori, benessere. Perciò, se state bene voi, starà bene anche lui.
Il bambino.
Il fagottino cresce ancora, ormai è lungo 35-40 centimetri e pesa circa 800 grammi. Ha già cominciato ad acquisire un ritmo sonno/veglia regolare, che però difficilmente coinciderà col vostro. Quando è sveglio, si muove parecchio mentre, quando dorme, tra le sue posizioni preferite c'è quella classica rannicchiata col pollice in bocca (non si chiamerà “posizione fetale” per niente!). Intanto, la membrana che sigillava i suoi occhi si è separata, andando a formare le palpebre. Il piccolo ha, infatti, gli occhi aperti, che sono di un provvisorio colore blu, e ora è in grado di percepire la luce esterna: alcuni studi hanno infatti dimostrato che, se viene avvicinata una luce all’addome materno, il bambino tende a spostarsi in direzione del fascio di luce, oppure ad allontanarsene.
Il grasso sottocutaneo si sta inspessendo, ma la sua cute resta rugosa a causa del continuo contatto col liquido amniotico e della magrezza del piccolo. Nonostante la protezione della vernice caseosa, la pelle si stirerà pian piano solo molto più avanti, fin dopo la nascita. I polmoni continuano a svilupparsi e il piccolo si sta allenando a respirare. Deve però ancora abituarsi e i singhiozzi saranno frequenti: li avvertirete come una sorta di battito dentro di voi, ma non dovete allarmarvi in quanto, in genere, è sintomo di benessere fetale. Nonostante i polmoni siano ancora immaturi, se dovesse nascere in questo periodo, con l’aiuto della medicina moderna avrebbe delle buone possibilità di sopravvivere. Si sviluppano gli organi preposti all'equilibrio e le funzioni cerebrali superiori diventano sempre più complesse.
La mamma.
In questo periodo il vostro corpo avrà bisogno di circa 300-350 calorie extra al giorno e voi comincerete ad acquistare peso in modo costante. Nonostante vi sentiate più grasse a ogni minuto che passa, non dovete allarmarvi. Soprattutto non dovete mettervi a dieta, ma continuare a seguire un'alimentazione sana e bilanciata affinché possiate continuare a nutrirvi nel modo giusto garantendo la salute a voi e soprattutto al vostro bambino. Tenete presente, poi, che i chili acquistati non sono tutto grasso accumulato, ma dovete considerare anche il peso dell’utero, del liquido amniotico, l’aumento della quantità di sangue nel corpo, il peso del feto.
Continuerete ad avvertire quella fastidiosa sensazione di fiato corto: è l'utero che, man mano che cresce, esercita una pressione sempre maggiore sulla vostra cassa toracica, impedendo ai polmoni di espandersi totalmente. Abbiate pazienza, dopo il parto anche questo disturbo sparirà.
Da questo periodo in poi aumenteranno anche i crampi alle gambe, che ormai cominciano a sopportare un notevole peso in più, senza contare che la pressione dell'utero non permette una circolazione ottimale del sangue dal cuore agli arti inferiori. Avvertirete i crampi soprattutto durante la notte: quando accade, se ce la fate, stendete il muscolo del polpaccio accovacciandovi sulle gambe, poi stendete e flettete il piede, e provate a camminare per qualche minuto. Vedrete che il dolore passerà presto. Altri possibili sintomi: minzione frequente, stipsi, dolore al legamento circolare, mal di schiena, bruciori di stomaco, congestione e sanguinamento nasale.
Stile di vita.
Come detto all'inizio, non preoccupatevi troppo per il vostro peso: la gravidanza è così, e non ci si può fare niente. Inoltre, se seguirete una dieta sana e vi terrete in esercizio, dopo il parto la situazione tornerà senz'altro normale: perciò largo a cibi nutrienti, alla frutta fresca e alla verdura, ai cibi ricchi di proteine o calcio. Al contrario, cercate di evitare i fritti o i cibi troppo grassi e pesanti e continuate ad assumere le vitamine e i minerali che sicuramente il vostro medico vi avrà prescritto.
Contro i dolori alle gambe, il consiglio è di allungare delicatamente i muscoli dei polpacci in caso di crampo improvviso e di bere molta acqua. In questo periodo della gravidanza, bere molta acqua è essenziale anche per un altro motivo: in alcune donne la disidratazione, specie nei mesi estivi, può portare addirittura a un parto prematuro. Perciò, d'ora in poi, la bottiglietta piena d'acqua fresca deve diventare la vostra migliore amica.
Molte di voi, poi, avranno problemi di insonnia. I motivi possono essere diversi, dalla posizione scomoda a causa del pancione al mal di schiena, dal caldo all'ansia. Per scongiurare questo problema potreste prendere alcuni accorgimenti come dormire in una stanza fresca e areata, aiutarvi con dei cuscini, non stancarvi troppo durante il giorno, fare pasti leggeri la sera, bere una tisana rilassante prima di coricarvi. Se niente di tutto questo funziona, chiedete al medico qualche trattamento, meglio se naturale.
Se fino ad ora non avete ancora preso parte a un corso pre-parto, siete ancora in tempo: in genere dura un mese, e lì incontrerete non solo tanti esperti che potranno rispondere a tutte le vostre domande, ma anche tante altre future mamme come voi con cui potrete scambiare dubbi ed esperienze e, perché no, cominciare delle belle amicizie. Inoltre, vi verranno insegnati gli esercizi per la respirazione e il rilassamento, in modo da arrivare al momento del parto ben preparate e con meno ansie. Altra cosa importante: se lavorate fuori casa, è bene che iniziate a pensare al congedo.
Esami.
Durante questa settimana vi potrete ancora sottoporre alla mini curva glicemica, test che serve a diagnosticare precocemente uno stato di intolleranza agli zuccheri o il diabete gestazionale. Lo stesso per quanto riguarda la quarta serie di analisi di controllo, e quindi: urine e urinocoltura in caso di elevata presenza di batteri rilevata nell’esame precedente, controllo della pressione arteriosa e del peso corporeo, esame per la Toxoplasmosi, Rosolia, Citomegalovirus se negativi precedentemente e, se l'ecografia morfologica ha rilevato anomalie, la flussimetria doppler delle arterie uterine.
Se durante gli esami di routine il medico riscontra alta pressione sanguigna o ipertensione, attenzione perché potrebbe essere un segnale della preeclampsia, o gestosi, che, se non seguita attentamente, può avere conseguenze anche molto serie: distacco della placenta, edema polmonare, insufficienza renale acuta, emorragia cerebrale. È associata a trombofilia della madre e all'obesità, ma per fortuna l'incidenza è molto bassa e, se diagnosticata presto, si cura con riposo assoluto, frequenti visite di controllo e farmaci anti-ipertensivi che non comportino rischi per il nascituro.
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