Ventiquattresima settimana, la pancia continua a crescere ma tutto sommato vi sentite ancora libere nei movimenti e piene di energia. Approfittatene per finire di organizzare tutto ciò che vi servirà negli ultimi mesi della gestazione. E se la vostra mente ogni tanto vi fa degli scherzi e vi dimenticate anche le cose più importanti, non vi preoccupate, è normalissimo. Il trucco è segnarsi tutto su un bloc-notes o sul vostro diario della gravidanza, in modo che niente vi sfugga, anche in queste giornate elettrizzanti e super-impegnate.
Il bambino.
Il piccolo continua a crescere, tanto che ormai lo spazio a sua disposizione nell'utero diminuisce sempre di più: ora è lungo circa 30 centimetri e pesa sui 500 grammi. Per lui sarà difficile continuare a fare le capriole di prima! Però continua a muoversi eccome, e voi lo sentirete come non mai: tra calcetti, pugni, cambi di posizione, ormai avete imparato anche i suoi ritmi sonno-veglia e avrete notato che il bimbo dorme tanto, dalle 16 alle 20 ore al giorno.
Protagonisti di queste settimane sono i polmoni, che in questi giorni cominciano a sviluppare delle speciali cellule che producono delle sostanze dette “tensioattive”. Esse sono necessarie per gonfiare le sacche d’aria e gli permetteranno, una volta nato, di respirare finalmente l'aria fuori dall'utero. Questo significa che se il piccolo nascesse ora, ci sono delle piccole possibilità che possa sopravvivere. Ma avrebbe comunque delle grosse difficoltà respiratorie e delle disabilità, proprio perché queste cellule e i polmoni in generale non hanno avuto abbastanza tempo per svilupparsi. Perciò, cercate di farlo stare buono buono al suo posto ancora per qualche mese!
I muscoli si irrobustiscono, così come si ispessisce lo strato di grasso bruno sotto la pelle, che lo aiuterà a regolare la temperatura corporea una volta nato. A vederlo, però, è ancora molto minuto, e la sua pelle rimane tutta rossa, lucida e grinzosa. Pazientate ancora qualche settimana e vedrete che presto la riempirà del tutto. Si perfezionano i sensi, soprattutto il gusto e l'udito. Lo sapete che, se gli parlate affettuosamente, lui vi riconosce e si emoziona tanto che il suo ritmo cardiaco cambia leggermente? Non solo: a questo stadio riconosce chiaramente anche la voce del papà e con i suoi movimenti può mostrare apprezzamento per la musica, soprattutto quella dolce e rilassante. Gli occhi, invece, rimangono ancora chiusi e coperti dalle palpebre, ma l'iride comincia già a pigmentarsi: il piccolo erediterà il colore degli occhi vostro, o quello del papà, chissà... lo scoprirete solo qualche settimana dopo la nascita, quando il colore si stabilizzerà.
La mamma.
Il vostro utero si espande, la punta sta ormai a 5 centimetri dal vostro ombelico e voi continuate ad acquistare peso. Proprio per questo potreste incorrere in mal di schiena, problemi alla vescica, ritenzione idrica, con gambe e piedi gonfi, momenti di affaticamento e difficoltà nel fare ampi respiri. Malesseri frequenti sono anche indigestione, bruciori di stomaco e stipsi, con conseguenti emorroidi, sempre dovute alla pressione dell’utero. Sentirete gli occhi più secchi del solito e potreste ancora soffrire di congestione nasale.
Molte di voi sentiranno delle contrazioni dell'utero, che ricordano lontanamente quelle del travaglio, o i crampi delle mestruazioni, ma non dovete spaventarvi: si chiamano contrazioni di Braxton Hicks, servono a preparare il vostro corpo al parto e non danneggiano o fanno soffrire in alcun modo il vostro bambino. La pelle di pancia e seno continua a essere tirata e potreste avvertire secchezza e prurito, fastidi che potrete lenire con creme apposite e bevendo molti liquidi.
In questo periodo i vostri reni s'ingrossano leggermente: questo perché stanno lavorando tantissimo per eliminare le scorie e le tossine che circolano nel sangue. Manteneteli sotto controllo e, non ci stancheremo mai di ripeterlo, bevete tanta acqua nell'arco di tutta la giornata.
Stile di vita.
Contro i bruciori di stomaco, il consiglio è di fare dei piccoli pasti leggeri durante tutto il giorno. Evitate di mangiare di notte, e soprattutto non saltate i pasti perché non serve a niente, ma può solo danneggiare sia voi sia il piccolo. Non agitatevi per i chili che state acquistando, è normale, dopotutto aspettate un bambino: se continuate a seguire una dieta sana e bilanciata non avrete nulla di cui preoccuparvi, anche per quanto riguarda la vostra “linea”.
Per il mal di schiena e le gambe gonfie, è importante che manteniate una postura corretta. Chiedete istruzioni al medico o a un fisioterapista. Anche i corsi pre-parto vi possono fornire consigli utili sulle posizioni migliori per schiena e bacino. È bene che cerchiate di mantenere la schiena dritta, senza inarcarla troppo all'indietro, sebbene il peso di pancia e seni vi porti in quella direzione. Potete aiutarvi indossando una fascia di sostegno apposita. Non sollevate pesi, evitate di spostare mobili e di fare qualsiasi lavoro che richieda troppo sforzo fisico (per questo ci sono il futuro papà o gli amici, no?). Se dovete raccogliere degli oggetti per terra, cercate di non piegare la schiena ma le ginocchia, facendo leva con le mani poggiate sulle gambe. Infine, evitate sia i tacchi alti sia le scarpe totalmente piatte.
Per alleviare i problemi di fiato corto è necessario che impariate a respirare correttamente, allenando il muscolo del diaframma: aumenterete non solo il vostro benessere ma anche quello del vostro bambino. Ancora una volta, i corsi pre-parto e anche lo yoga vi possono offrire un prezioso aiuto. Avete un animale domestico e vi state preoccupando per quando nascerà il piccolo? Niente paura, l'importante è che prendiate alcune precauzioni: controlli regolari dal veterinario, pulizia rigorosa, e far sì che gli animali abbiano un loro posto definito e una certa disciplina. Il bambino, anche piccolissimo, dal rapporto con un cane o un gatto ha solo da guadagnare (e viceversa!).
Esami.
Da questa settimana dovrete eseguire un altro esame completo delle urine e l'esame della glicemia. Circa il 2-5% delle donne in attesa, infatti, sviluppa il cosiddetto diabete gestazionale, un’alterazione del modo in cui l’organismo lavora il glucosio, ovvero lo zucchero del sangue che fornisce energia alle cellule. Ciò avviene perché la placenta sta producendo una grande quantità di ormoni che possono ostacolare l'azione dell'insulina. I sintomi possono includere glucosio nelle urine, nausea, minzione frequente, fatica e una sete più intensa del solito. Se il diabete è diagnosticato, bisogna curarlo e monitorarlo costantemente, ma non vi dovete allarmare troppo: se continuate a seguire un’alimentazione sana senza troppi grassi e zuccheri, nella maggior parte dei casi questo tipo di diabete tende a scomparire dopo il parto.
Il papà.
Avete già deciso se sarete presenti o no in sala parto? Se alcuni non vedono l’ora di assistere alla nascita del proprio piccolo, altri vivono con ansia questa prospettiva e preferirebbero aspettare fuori. Parlatene seriamente e sinceramente con la vostra compagna, sono cose importanti che vanno chiarite per tempo. Se decidete di non assistere, state tranquilli, la vostra compagna sarà curata perfettamente da infermieri e personale medico: l'importante è che subito dopo l'evento raggiungiate lei e il vostro nuovo fagottino in sala parto, dove i due rimarranno sotto osservazione ancora per qualche ora.
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