Siete ormai alle fasi finali di questa lunga gestazione e le grandi manovre in casa dovrebbero essere terminate: corredino, cameretta, carrozzina, tutto è pronto per l'arrivo del nuovo membro della famiglia, che potrebbe nascere a momenti! Sicuramente avrete già scelto il nome secoli fa ma, se per caso siete ancora in dubbio, è arrivato il momento di prendere una decisione: una volta nato, infatti, il piccolo va subito registrato all'anagrafe. Ecco come vivere al meglio la trentottesima settimana di gravidanza.
Il bambino.
Durante la trentottesima settimana di gestazione, il bimbo dovrebbe pesare ormai più di 3 chili ed è lungo circa 50 centimetri. In genere la femminuccia è leggermente più piccola del bimbo maschio, ma non è una regola assoluta. Questa potrebbe essere l'ultima settimana che il feto passa nel tiepido e confortevole abbraccio del vostro utero, perciò dovrebbe già essersi sistemato in posizione cefalica, ovvero con la testa verso il basso, pronto per la nascita. In caso contrario, se non ci dovesse essere il tempo per farlo sistemare in posizione corretta, dovrete essere sottoposte a parto cesareo.
I suoi capelli sono più o meno lunghi (questo varia da bimbo a bimbo) e i suoi occhi sono di un bel colore blu. Il colore definitivo si potrà vedere solo diversi giorni dopo la nascita, quando il piccolo smetterà di assumere il latte materno. Tutti i suoi organi sono maturi e funzionano correttamente, anche se polmoni e cervello continueranno a completarsi e svilupparsi anche dopo la nascita. Gli organi sessuali sono ormai pronti e il sesso viene individuato facilmente durante l'ecografia. Il piccolo apre e chiude gli occhi, reagisce bene ai suoni e stringe i pugni, la sua presa è fortissima! I movimenti però sono molto più radi, anche perché nell'utero ormai c'è pochissimo spazio. Quasi tutte le ore di veglia le passa a succhiarsi il pollice, per il resto, continua a seguire i propri ritmi di sonno-veglia.
Il grasso sottocutaneo continua a stratificarsi e a proteggere la sua temperatura corporea, mentre la lanugine è quasi del tutto scomparsa. La vostra placenta ha cominciato a invecchiare ed è ora meno efficace nella trasmissione delle sostanze nutritive. Intanto il feto continua a ingoiare il liquido amniotico, diventato color latte per la presenza del grasso disciolto e di cellule staccate, e il suo intestino accumula il meconio, sostanza di scarto nero-verdastra che espellerà prima o dopo il parto. Se il bimbo comincia a perdere di peso o non aumenta, la colpa potrebbe essere dell’ipertensione. In questo caso dovete subito farvi controllare dal medico, in quanto questo disturbo diminuisce l'apporto di ossigeno e nutrimento al bimbo e potrebbe causare seri problemi.
La mamma.
Continua il disagio dovuto al pancione sempre più grande e vi sentirete esauste, prede di bruciori di stomaco, problemi intestinali e stipsi. Se il feto si è già posizionato verso il basso, premerà ancora di più nella vescica e potreste soffrire di minzione...che definire frequente è un eufemismo! Sentirete mani e piedi gonfi, è normale alla fine della gravidanza, ma attenzione al livello del gonfiore e ad altri sintomi quali lampi agli occhi, dolori, vertigini: potreste aver sviluppato l'ipertensione o preeclampsia, che porta la placenta a non ricevere abbastanza sangue. Questo provoca un minor apporto di ossigeno e nutrimento al bambino e può essere pericoloso.
Se vi sentite depresse e ansiose per il parto imminente, sappiate che è normale. Parlatene con persone di fiducia e cercate di dedicare questi ultimi momenti di gestazione a voi stesse.
Nella trentottesima settimana di gravidanza, Alcune di voi potrebbero avvertire come delle scosse o dei bruciori alla vagina o alle gambe, ma non dovete preoccuparvi: è solo il piccolo che, con la sua nuova posizione più in basso, preme su alcuni dei vostri nervi. Le contrazioni di Braxton Hicks cominciano a farsi più dolorose e frequenti. Se restano irregolari significa che non è ancora il momento del travaglio. Quando invece iniziano a diffondersi per tutto l'utero partendo dalla parte superiore, per poi andare verso la schiena e il bacino, allora quello è un primo campanello d'allarme. Se poi diventano via via più lunghe e dolorose e non si attenuano nemmeno cambiando posizione, allora cominciate a chiamare il partner o la persona che vi dovrà accompagnare in ospedale: il travaglio potrebbe essere cominciato. In ogni caso non preoccupatevi, il vostro corpo saprà riconoscerlo senz'altro.
Stile di vita.
Siete nervose, ansiose per il parto imminente? Cercate di distrarvi coccolandovi e pensando al vostro piccolo che fra poco stringerete fra le braccia: avrà i vostri occhi o quelli del papà? E il nasino? Sarà biondo, moro, liscio o riccio? Sono pensieri elettrizzanti, che mettono da parte l'ansia e la sostituiscono con l'emozione e una felicità quasi incontenibile. Fatevi coccolare e ogni tanto sottoponetevi a dei massaggi dolci e rilassanti.
Per il resto, ricordatevi di mangiare sano, con piccoli pasti ma frequenti. Nonostante stiate andando a fare pipì ogni due minuti, non dovete assolutamente diminuire la quantità d'acqua che state bevendo. Cercate di riposare e di avere pronti e a portata di mano tutti i numeri di telefono essenziali in quest'ultima fase della gravidanza: medico, ospedale, partner, famigliari e amici più vicini. Cercate di non stare sole e, se il partner è a lavoro, chiedete a qualcuno di farvi compagnia, in modo da avere qualcuno vicino nel momento in cui dovessero iniziare le doglie.
Esami.
Attenzione ad eventuali disturbi quali l’ipertensione, il diabete gestionale, l’anemia o la restrizione di crescita intrauterina. Specie se siete una gravidanza a rischio, sottoponetevi ai continui controlli del medico, seguite i suoi consigli e le prescrizioni e sottoponetegli ogni eventuale dubbio o preoccupazione. Se però vi dice che tutto sta andando bene, cercate di rilassarvi e di evitare ogni inutile stress. Siete in mani sapienti e capaci e, se ci fosse qualcosa che non va, il medico vi avrebbe già avvisato.
Il papà.
Cercate di tornare da lavoro il prima possibile per stare vicino alla vostra compagna.
Di sicuro anche voi sarete nervosi e impazienti, ma non potete certo scaricare dubbi e paure sulla vostra compagna. Parlatene con un amico o con qualcuno a voi vicino, anche voi avete il diritto di sfogarvi e di dissipare dubbi e incertezze.
Sapete che, dopo il parto, il medico probabilmente chiederà a voi di tagliare il cordone ombelicale del piccolo? Sarà di sicuro molto emozionante e strano, un momento che non dimenticherete di certo. Se avete frequentato i corsi pre-parto, poi, avrete ormai imparato come tenere in braccio un bimbo appena nato, come cambiargli il pannolino e così via. Non preoccupatevi, se all'inizio vi sembrerà strano e quasi spaventoso, vi abituerete in fretta, con un pochino di pratica.
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