Eccovi finalmente al terzo e ultimo trimestre di gravidanza. Sicuramente il medico vi avrà ordinato di riposare il più possibile, ma molte di voi a questo punto diventano preda della cosiddetta “sindrome del nido”: l’urgenza di sistemare al meglio la casa per l’arrivo del nuovo meraviglioso “inquilino”. Tutto normale, non siete le uniche! Un consiglio però: invece che salire su insidiose scale pieghevoli e di arrampicarvi sugli scaffali munite di pancione e spolverino, perché non delegate i lavori più pesanti e pericolosi? Chi vi sta accanto sarà ben felice di aiutarvi, voi limitatevi a dirigere.
Il bambino.
Il bimbo ora misura sui 40 centimetri e pesa circa due chili. In questi ultimi mesi non crescerà più tanto in lunghezza quanto in peso. Sotto la pelle, infatti, continuano a depositarsi gli strati di grasso e lo scheletro, pur restando flessibile, s'ispessisce. Anche il cranio diventa più duro e solido, sebbene alcune parti debbano rimanere morbide in previsione del parto.
Gli organi continuano a perfezionarsi e ora anche i polmoni sono praticamente maturi: se il piccolo nascesse ora, avrebbe sì bisogno dell'incubatrice, ma gli eventuali problemi respiratori sono notevolmente ridotti e il piccolo potrebbe anche respirare in modo autonomo. In questo periodo è probabile che il feto si sistemi in posizione cefalica, ovvero con la testa verso il basso e girata di profilo, ma se ancora non l'ha fatto non preoccupatevi, c'è ancora tempo perché si sistemi con tutta tranquillità. L'importante è che non cerchiate voi di cambiarla da sole. Per questo tipo di cose dovete sempre affidarvi al medico o a un esperto.
A causa dello spazio ridotto nell'utero, i movimenti del piccolo sono più lenti e dolci rispetto a qualche settimana fa. Probabilmente il medico vi chiederà di contarli: una volta che avete ben presente i suoi ritmi sonno-veglia, dovreste contarne circa 10 in due ore. Ora il livello del liquido amniotico ha raggiunto il suo massimo: più o meno un litro. Si tratta di un parametro a cui il medico farà molta attenzione durante le visite, in quanto un liquido troppo abbondante, o scarso, o addirittura assente è indice di possibili problemi.
La mamma.
La vostra pancia è grande e bellissima: ora l'utero sta a più di 12 centimetri dall'ombelico e voi dovreste aver acquistato tra gli 11 e i 13 chili in più dall'inizio della gravidanza. Gli ormoni tornano a colpire e potreste soffrire di sbalzi d'umore come durante i primi tre mesi. Un altro vecchio sintomo alla riscossa potrebbe essere il sanguinamento delle gengive, ma non dovete preoccuparvi, è normale. Aumentano le contrazioni di Braxton Hicks, che potrebbero spaventarvi più si avvicina la data della “consegna”. Anche questo sintomo è assolutamente normale, ma se si fanno regolari, dolorose e durano più di mezz’ora, contattate subito il medico o recatevi all'ospedale.
Il pancione vi fa sentire ancora goffe e affannate, soprattutto durante il sonno, disturbato anche dalla minzione che in questo periodo si fa molto frequente. Sempre a causa del pancione e dell'aumento di peso potrebbe acuirsi il mal di schiena. Anche il vostro seno si fa sempre più grosso: questo perché si sta preparando a produrre il latte materno. Intanto dai capezzoli potrebbe già uscire il colostro, un liquido giallastro e denso, ricco di zuccheri, proteine e minerali, che sarà il primo nutrimento del vostro bambino una volta nato, fino a che non sarà sostituito dal latte vero e proprio.
A causa della cattiva circolazione, mani e piedi potrebbero gonfiarsi e intorpidirsi: non dimenticate di fare un po' di stretching per evitare formicolii e dolori. In caso di sintomi quali pressione alta, gonfiore esagerato alle gambe e al viso, vomiti e proteine nell’urina, non esitate a recarvi dal medico: potrebbe trattarsi di preeclampsia, malattia che durante la gravidanza potrebbe procurare serie complicazioni.
Stile di vita.
L'utero preme dappertutto, compreso lo stomaco, perciò la digestione potrebbe risultare lenta e difficile, aumentando i bruciori di stomaco e i problemi gastrointestinali. Un modo per alleviare questo fastidio è fare piccoli pasti frequenti, bandire i cibi pesanti e le bevande che contengono caffeina, ed evitare di mettersi a letto subito dopo mangiato. Continuate a seguire una dieta bilanciata, mangiate tanta frutta e verdura e optate per formaggi non grassi, in modo da procurarvi il giusto apporto di calcio. Fatevi una piccola tabella dei cibi sani che contengono vitamina C (essenziale per la salute dei denti e per il sistema immunitario) e alternate questi cibi nei vari pasti, sempre a piccole dosi. Ricordate di prendere tutte le vitamine e gli integratori necessari, purché prescritti dal medico.
Continuate con gli esercizi fisici leggeri, ovviamente senza strafare. In questo periodo sono molto utili gli esercizi di Kegels, necessari per rafforzare i muscoli pelvici: potete farveli insegnare dal vostro medico o durante i corsi pre-parto, oppure potete impararli attraverso i libri o spulciando su internet.
Per conciliare il sonno, provate a bere una tisana rilassante ed evitate di dormire sulla schiena, posizione che potrebbe ridurre la circolazione sanguigna verso il bimbo. Meglio optare per il fianco sinistro, o per la posizione semi-seduta. Aiutatevi con dei cuscini per stare più comode. Lo yoga e gli esercizi di respirazione possono favorire il rilassamento e regalarvi qualche ora di dolce sonno in più: ne avete bisogno, anche perché quando nascerà il bambino avrete ben poco tempo per dormire.
Se il medico vi ha prescritto riposo assoluto, attenetevi alle disposizioni, ma non dimenticatevi di voi stesse: vestitevi comode ma continuate a curare il vostro aspetto e fate sì che la stanza sia sempre ben areata e gradevole alla vista. Inutile dire che l'igiene personale dev'essere sempre al primo posto. Musica, libri, un po' di tv e internet, infine, vi aiuteranno a passare il tempo nei momenti in cui non starete pianificando o fantasticando sul futuro con il vostro bambino.
Esami.
Ecco le possibili prescrizioni di questo periodo: gli esami del sangue Emocromo, l'esame completo delle urine, specie nel caso di alta presenza di batteri rilevata nell’esame precedente, controllo della pressione arteriosa e del peso corporeo, IgG e IgM per Toxoplasmosi, Rosolia, Citomegalovirus se negativi precedentemente, test HIV, epatite B e C.
Questa, inoltre, è l’ultima settimana in cui potrete eseguire la flussimetria: si tratta di un'ecografia che serve a controllare che le vostre arterie uterine e le arterie ombelicali del bambino lavorino nel modo giusto, affinché il bimbo cresca bene e in salute. Attraverso l'ecografia, inoltre, il medico controllerà la posizione della placenta, la quantità di liquido amniotico, la posizione del feto (se si è già posizionato o no con la testa verso il basso), il peso stimato del piccolo, la presenza di eventuali problemi o malformazioni.
Lavoro.
Sicuramente l'ospedale vi avrà già mandato i documenti di ammissione per quando dovrete partorire. Se lavorate, dovete decidere adesso quando prendere il permesso di maternità. Il tempo stringe e, se non avete ancora sbrigato le pratiche al centro per i servizi sociali, fatelo al più presto.
Il papà.
Voi futuri papà, invece, avete il compito di informarvi su quali saranno i primi documenti del bambino, di cui dovrete occuparvi una volta che sarà nato. Intanto, state vicino alla vostra compagna e assecondatela nella sua “sindrome del nido”, che in alcuni casi potrebbe contagiare anche voi! Dopo il lavoro, ricordatevi delle coccole: un po' di musica, un massaggio dolce, una chiacchierata “a tre”. Ci sono tanti modi per creare sintonia e intimità anche con una futura mamma spossata e ansiosa, sta anche a voi trovare quello giusto.
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