Ormai manca pochissimo al parto: da questa settimana in poi preparatevi perché il bimbo potrebbe nascere in qualsiasi momento. Da una parte non vedete l'ora, siete stanche, non sopportate più il pancione così come la stanchezza e i malesseri; dall'altra l'idea del parto vi spaventa un po', dato che per molte di voi è un'esperienza nuova e misteriosa. State tranquille, fate un bel respiro e pensate che prestissimo la gravidanza sarà finita e una vita nuova e bellissima vi aspetta. Trovarvi faccia a faccia con il vostro bambino, guardarlo negli occhi, baciargli il nasino, in un secondo tutto questo vi ripagherà delle ansie e delle fatiche dei mesi passati.
Il bambino.
Il feto si è sviluppato quasi completamente e, se dovesse nascere adesso, non avrebbe alcun problema, al massimo sarebbe un po' più piccolo rispetto agli altri bebè. Ora è lungo dalla testa ai piedini circa 50 centimetri e pesa approssimativamente 2,8 chilogrammi. Soprattutto in queste ultime settimane c'è molta differenza tra bambino e bambino, per cui non allarmatevi se le dimensioni del vostro non corrispondono. Si tratta, infatti, di misure standard, ma ovviamente ogni gravidanza è a sé.
In queste ultime settimane il feto dovrebbe posizionarsi per la nascita con la testa rivolta verso il basso. Secondo le statistiche solo un 4-5% di bimbi si posiziona in modo diverso: di traverso, di sedere, di faccia o di spalla. C'è ancora un pochino di tempo perché si sistemi da solo, o al limite il medico può favorire la posizione corretta con dei massaggi appositi. Se il bimbo dovesse mettersi definitivamente con i piedi verso il basso, oppure di sedere, di spalla o di fronte, sarà necessario effettuare il parto cesareo, per una maggiore sicurezza vostra e del bimbo.
Il grasso sottocutaneo continua ad accumularsi su braccia, gambe e viso del piccolo, proteggendo e regolando il suo sistema immunitario. La lanugine e la vernice caseosa che lo ricoprivano, invece, cominciano a sparire e si diluiscono nel liquido amniotico, che il piccolo continua a ingoiare e a espellere mediante l'urina, in modo costante ed equilibrato. Tutte queste sostanze disciolte nel liquido amniotico formano il meconio, una sostanza verdastra che il piccolo scarterà con i suoi primi movimenti intestinali. I muscoli della bocca e le gengive si rafforzano e si preparano a succhiare. Anche il cervello continua il suo sviluppo, moltiplicando i tunnel neuronali. Dato che lo spazio nell'utero è esiguo, i suoi movimenti sono decisamente più lenti, ma sempre energici e decisi.
La mamma.
Siete enormi, vi sentite delle balene ambulanti. A voi non sembra possibile, ma crescerete ancora in queste ultime settimane! Il vostro utero è arrivato a circa 13,5 centimetri al di sopra dell’ombelico. I muscoli dello stomaco sono tesi al massimo e potreste sentire molto prurito. Il feto si sta pian piano spostando verso il basso per posizionarsi nel modo giusto in previsione del parto e potreste sentire un aumento di pressione nella parte bassa del vostro corpo. Se da una parte i vostri polmoni e lo stomaco ritroveranno così un po' di sollievo, dall'altra aumenterà il vostro bisogno di fare pipì: già prima andavate in bagno ogni 5 minuti, preparatevi perché d'ora in poi sarà anche peggio!
Il vostro seno si fa sempre più grosso e si prepara per l'allattamento. Vi sentirete esauste, scomode in ogni posizione e, per molte di voi, alzarvi e camminare non sarà per niente facile.
Gli ormoni vi provocheranno i consueti sbalzi d'umore e potreste sentirvi ansiose e un po' irritate, anche per la stanchezza e la mancanza di sonno. Altri possibili sintomi: bruciori di stomaco, stipsi, emorroidi, mal di schiena, dolore nella regione pelvica, senso di pesantezza. Possibile aumento della pressione e dei livelli di zucchero nel sangue, ma state tranquille, il medico terrà tutto questo sotto stretto controllo.
Ora le contrazioni di Braxton Hicks si fanno molto più frequenti e dovrete fare attenzione agli eventuali segnali di travaglio: se le contrazioni sono regolari, una ogni 5 minuti, ognuna delle quali della durata di 50 secondi, preparatevi a correre in ospedale. Se il bambino non è ancora nella posizione giusta, affida la decisione del tipo di parto agli esperti.
Stile di vita.
Avete preparato tutto? Ricordate che d'ora in avanti il travaglio potrebbe cominciare in ogni momento. L'auto deve essere sempre pronta, con benzina sufficiente ad arrivare in ospedale e anche chi vi sta vicino deve stare all'erta. Perciò, segnate per bene nel vostro cellulare o nell'agendina i numeri di telefono del partner e dei famigliari, così come quelli dell'ospedale e della clinica. Anche la borsa con i vestiti per voi e per il bambino, con tutto l'occorrente per la degenza, devono essere pronti e a portata di mano. Preparate anche dei pasti da tenere nel freezer: quando tornerete a casa, sarete stanche e occupatissime e non avrete certo voglia di cucinare. Tenete presente che, nonostante vi sentiate dei dirigibili pronti a scoppiare, potrebbero volerci altre 2-3 settimane prima della fatidica data. Se il piccolo non si decide a venire fuori, state a riposo e cercate di vincere la noia pianificando il vostro futuro e tenendovi occupate con delle attività piacevoli.
Ormai non è più il momento di fare ginnastica ma, se ve la sentite, continuate a fare qualche esercizio leggero di stretching e di respirazione, ovviamente senza strafare. Fare pause e rilassarsi in questo periodo è d’obbligo. Contro il prurito, la pelle tesa e le smagliature, spalmatevi delle creme apposite e cullatevi con massaggi dolci e piacevoli. Curate al massimo l'igiene personale per evitare infezioni e problemi.
Continuate a seguire una dieta bilanciata e assumete gli integratori prescritti dal medico. Avete bisogno di molte calorie in questo periodo, ma sarà difficile fare dei pasti abbondanti. Provate a suddividerli in piccoli spuntini nell'arco di tutta la giornata. Intanto avete deciso se volete allattare il vostro bambino al seno o al biberon? Cercate di informarvi anche su questo e, per ogni dubbio, ansia o paura, parlate col medico, col vostro partner o con gli amici e i familiari. Mantenere un atteggiamento positivo e rivolto al futuro farà bene a voi e al vostro bambino.
Esami.
In questo periodo i controlli dal vostro medico saranno ormai diventati settimanali. Il medico, infatti, deve controllare costantemente la posizione del bimbo e i livelli di liquido amniotico, così come il vostro peso e la pressione sanguigna.
Gli esami di routine che potreste dover fare in questi giorni sono anche quelli che porterete con voi in sala parto: esame delle urine e urinocoltura in caso di elevata presenza di batteri rilevata nell’esame precedente; emocromo; elettrocardiogramma; virus Epatite B; virus Epatite C; test di Coombs indiretto (se RH negativo); Toxoplasma, Rosolia, Citomegalovirus; tampone vaginale e rettale per ricerca Streptococco B, Mycoplasma e Chlamydia. Parlate col medico di ogni vostra eventuale preoccupazione o problema.
Il papà.
Se la vostra compagna si arrabbia spesso con voi o inizia a piangere senza motivo, sappiate che è normale, sono gli ormoni. Ma d'altronde tutto questo l'avete già vissuto all'inizio della gravidanza, quindi sapete cosa dovete fare: avere pazienza e starle vicino. Soprattutto tenete sempre il cellulare carico e acceso, anche quando siete al lavoro: la corsa all'ospedale potrebbe essere più vicina di quanto pensiate.
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