Siete alla quarantesima settimana e il vostro bimbo ancora non vuole saperne di uscire? Eppure è ormai prontissimo per iniziare la sua nuova vita fuori dal grembo materno. Voi comunque non vi preoccupate, potrebbe essere questione di giorni o addirittura di ore. Inoltre è molto raro che un bambino nasca proprio alla data di scadenza precisa: la maggior parte viene alla luce o nelle due settimane precedenti o nelle due settimane successive, perciò è tutto a posto. Intanto non ne potete più di essere incinte e non vedete l'ora di abbracciare il vostro piccolo. Cercate di trascorrere questi ultimi momenti di gravidanza a riposo, bandite ogni stress e prendetevi un po' di tempo solo per voi stesse. Presto non ne avrete più!
Il bambino.
Ora il piccolo pesa dai 3 ai 4 chilogrammi ed è lungo circa 50 centimetri. Le dimensioni, comunque, variano molto al momento della nascita,e le femminucce sono leggermente più piccole rispetto ai maschietti. Ormai il feto dovrebbe essere sceso all'altezza del bacino e, se tutto va bene, si è sistemato comodamente con la testa verso il basso, in posizione cefalica, pronto per il parto. Se il piccolo invece si adagia in posizione podalica, ovvero con le natiche verso il basso, potreste dover partorire con il cesareo. I medici valuteranno attentamente cosa è meglio per la salute vostra e del bambino.
Intanto le sue ossa si irrobustiscono sempre di più, ad eccezione del cranio, che deve restare leggermente morbido in modo da poter passare con più facilità attraverso la vagina. Non preoccupatevi se alla nascita il cranio avrà la forma leggermente a cono: tornerà proporzionato in brevissimo tempo. Stretto all'interno del vostro utero, il piccolo sta totalmente piegato su se stesso e cerca di sistemarsi al meglio per facilitare la nascita. Questo lo porterà a muoversi molto di più rispetto alle settimane appena passate e vi provocherà dolori e disagio. Abbiate pazienza, presto sarà tutto finito e vedrete che ne sarà valsa la pena.
Il suo sistema immunitario continua a rafforzarsi e ha già iniziato a sviluppare gli anticorpi necessari per sopravvivere fuori dall'utero. L'intestino lavora bene e produce il materiale organico di scarto, ovvero quella sostanza scura, verdastra e appiccicosa chiamata meconio. La maggior parte della lanugine e della vernice caseosa è scomparsa dal suo corpo e tutti i suoi organi sono pronti per lavorare autonomamente. Il grande momento si avvicina.
La mamma.
In questi giorni il piccolo si sta preparando per il suo debutto e si muove molto all'interno del vostro utero, provocandovi fitte, dolori e malessere. Potreste avvertire più spesso le false contrazioni, che in genere provengono dalla parte bassa dell'addome. Se invece le contrazioni durano un minuto o più, sono a distanza di circa 5 minuti l’una dall’altra e continuano per almeno un’ora, è il momento di chiamare medico, l'ospedale e il vostro accompagnatore: il travaglio potrebbe essere iniziato.
Intanto il vostro dolore alla schiena è aumentato, continuate ad andare in bagno a ogni secondo e la pressione all'inguine si farà quasi insopportabile. Potreste soffrire di crampi in tutto il corpo, soprattutto alle gambe e il peso accumulato potrebbe procurarvi alcuni problemi di circolazione. Fate attenzione a ogni segnale lanciato dal vostro corpo: se vi viene la febbre, o bruciori e fastidi all'apparato urinario, contattate il medico (che comunque vi sta monitorando costantemente). Sarete sicuramente esauste, ma se vi viene voglia di spingere prima del tempo non fatelo. Piuttosto continuate a praticare gli esercizi di respirazione e cercate di stare a vostro agio il più possibile. Se arrivano le contrazioni, non cercate di fermarle ma lasciatele proseguire naturalmente. Forza e coraggio, siete quasi al traguardo!
Stile di vita.
Ormai non vi resta che attendere con pazienza, il vostro piccolo potrebbe venire al mondo da un momento all'altro. Continuate a fare gli esercizi di respirazione e di rilassamento e cercate di conservare le energie: se siete state diligenti, il parto risulterà molto più semplice. Contemporaneamente dovete continuare a bere molta acqua, almeno 12-14 bicchieri al giorno, in modo da evitare la disidratazione. Prendetevi i vostri tempi ed evitate lo stress. Per diminuire il dolore e i crampi, potrebbe rivelarsi molto utile indossare la panciera e sottoporvi a dei massaggi rilassanti e professionali (attenzione al fai-da-te, in questo periodo è sconsigliato).
Cercate di scacciare ansie e pensieri tristi. Se avete paura di quello che vi aspetta, se vi chiedete se sarete o no delle buone madri, sappiate che sono paure comuni e naturali, che si dissiperanno una volta che terrete tra le braccia il vostro bimbo. Essere mamme non è certo una passeggiata, ma accogliete le sfide che vi si presenteranno con spirito positivo ed energia, e non esitate a chiedere una mano a chi vi sta vicino quando ne avrete bisogno.
Esami.
In questi ultimi giorni il medico continuerà a monitorarvi costantemente. Tra i possibili esami: quello per il controllo dello stress, l'ecografia e il controllo del liquido amniotico. Se non l'avete ancora fatto, deciderete insieme quale sarà il metodo di parto a cui vi sottoporrete, che può essere naturale, cesareo o indotto. Il cesareo si pratica sotto anestesia e permette al bimbo di venire alla luce attraverso un’incisione nella vostra parete addominale. Il parto indotto, invece, viene praticato quando la nascita tende a tardare troppo e serve appunto a indurre il travaglio attraverso delle pratiche particolari effettuate dall'ostetrico.
Il papà.
Intanto che la futura (ormai prossima) mamma aspetta il momento fatidico, perché non organizzate una cenetta romantica a casa per voi due soli? Oppure potreste regalarle una pedicure rilassante in un centro specializzato. Fate comunque attenzione a dove la portate in questi giorni: mantenetevi a portata di auto e di ospedale. Un altro gesto romantico che potreste fare per farla felice è inserire un piccolo regalino nella valigia che la vostra partner porterà con sé in ospedale.
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