Siete ormai alla nona settimana di gravidanza e non vedete l'ora che questo benedetto primo trimestre finisca, vero? Abbiate pazienza, manca poco, e non vi resta che continuare a vivere questi giorni con la massima serenità ma anche cautela. Si tratta, infatti, del periodo più delicato della gravidanza, in cui gli organi del piccolo sono in pieno sviluppo e in cui voi mamme dovete fare la massima attenzione per non comprometterne la salute e la crescita.
Il bambino.
La nona settimana di gravidanza coincide con un cambiamento di status del vostro bambino che da embrione diventa feto. La coda embrionale che lo faceva somigliare a un girino è, infatti, scomparsa e ora siamo di fronte a un vero e proprio omino in miniatura, delle dimensioni di un acino d'uva e lungo circa 1,8 cm dalla testa al sederino. La testa è ancora grande in confronto al resto del corpo, e si curva verso il torace.
Il viso si fa più delineato, con gli occhi ormai completamente formati, così come le palpebre, che però resteranno chiuse fino ad almeno la 28sima settimana per proteggere la piena formazione degli occhi. Cominciano a svilupparsi le ghiandole della saliva e le corde vocali, il fegato ha già iniziato a produrre i globuli rossi, mentre il cuore, che comincia a dividersi in 4 camere, continua a battere a un ritmo di 150 battiti al minuto. Anche le articolazioni sono ormai ben sviluppate, con piena flessibilità di caviglie, polsi, ginocchia e gomiti: il piccolo adesso si muove tranquillo nel liquido amniotico e potrebbe già iniziare a tirare qualche calcio, che però ancora non potrete avvertire.
Le dita di mani e piedi cominciano a staccarsi e a definirsi e si formano anche gli organi riproduttivi: testicoli se è un maschietto, ovaie se invece si tratta di una femminuccia. Ancora, però, non saranno chiaramente visibili attraverso l'ecografia. Proprio alla nona settimana, il feto apre la bocca per la prima volta e potrebbe cominciare a succhiarsi il pollice. Ciò significa che comincerà anche a bere il liquido amniotico, perciò dovrete fare ancora più attenzione a quello che mangiate: una parte, infatti, arriverà anche al vostro piccolo.
La mamma.
Per voi future mamme è un periodo di ulteriori sconvolgimenti ormonali, in cui potreste avere difficoltà a gestire le emozioni, passando con estrema facilità dal pianto al riso, dalla serenità all'ansia, dal buonumore al nervosismo contro tutto e tutti. È tutto a posto, gli ormoni servono per far crescere bene il bambino e le persone intorno a voi saranno più comprensive di quanto immaginiate. Sempre a causa degli squilibri ormonali, molte di voi in questo stadio della gravidanza soffriranno di bruciore di stomaco, stitichezza e problemi di digestione. Sebbene la nausea mattutina raggiunga l'apice in questo periodo, potreste iniziare comunque ad aumentare di peso, a volte vi sentirete gonfie e stanche, con difficoltà a prendere sonno. La vostra vita e la pancia cominciano ad allargarsi e persistono i disturbi come la sensibilità al seno e la minzione frequente.
Alcune di voi potrebbero avere dei leggeri sanguinamenti: se non sono di un rosso acceso e non provocano crampi e dolore niente paura, è tutto regolare. In caso contrario non esitate a chiamare il medico. Potreste subire un calo del desiderio sessuale, oppure l’esatto opposto, a causa degli alti livelli ormonali: anche in questo caso, tutto nella norma. Alcune rughe del viso tendono a scomparire a causa dell'elevato aumento della pressione sanguigna, e molte di voi potrebbero avere problemi con le vene varicose, soprattutto sul seno, sulle gambe e sulla pancia.
Capita che la ghiandola tiroidea si gonfi e potrebbe ogni tanto sanguinarvi il naso o le gengive: sempre colpa degli ormoni e dell'aumento del sangue. Fate particolare attenzione a denti e gengive: molte donne in gravidanza soffrono di carie e infezioni gengivali, che potrebbero ripercuotersi sulla salute del feto. Perciò occhio alla pulizia dei denti, usate dentifricio al fluoro e il filo interdentale e per ogni problema rivolgetevi al dentista (anche se prima della fine del terzo trimestre non dovreste sottoporvi ad anestesie).
Stile di vita.
Non riuscite a dormire bene? Probabilmente è la posizione. Per la donna incinta e alla nona settimana di gravidanza, infatti, non è bene dormire in posizione prona o supina perché potrebbe causare problemi di digestione e di circolazione. Meglio dormire su un lato, specie sul sinistro, affinché un maggior quantitativo di sangue e nutrimenti passi alla placenta e quindi al bambino. Per aiutarvi a mantenere la posizione e a sentirvi più comode il consiglio è di mettere un cuscino sotto o tra le gambe.
Per contrastare la stitichezza e le emorroidi, molto comuni in gravidanza, procedete con una dieta ricca di fibre. Diminuite il sale nei cibi, bevete molti liquidi, soprattutto acqua minerale, e praticate esercizi regolari, per migliorare la circolazione e la digestione: yoga, nuoto e passeggiate leggere sono l'ideale, ma esistono anche esercizi appositi per le future mamme, che potete imparare iscrivendovi agli appositi corsi prenatali. Attenzione alla postura e non state in piedi per troppo tempo. Vi potrà capitare di avere vertigini e svenimenti: il consiglio è di camminare sempre vicino a dei sostegni, e di non alzarvi all'improvviso o viceversa.
Se soffrite di congestione nasale o di epistassi, disturbi molto comuni in gravidanza, tenete a disposizione una pomata o unguento per il naso e provate a umidificare la stanza.
Questo è il periodo in cui la vostra gravidanza comincia a notarsi anche all'esterno. Il vostro giro vita si sta pian piano ingrossando perciò avrete bisogno di indossare abiti più larghi e comodi. Non fissatevi sulla vostra linea e sui chili acquistati, pensate che è tutto normale e che è il vostro bambino che sta crescendo dentro di voi! Fatevi un giretto nei negozi prémaman e acquistate già da ora i pantaloni dotati di fascia. Anche il seno si fa più grosso, perciò dovrete indossare reggiseni comodi ma che reggano bene il peso. Comodità, sostegno e praticità sono le parole d'ordine in questo caso. Ultimo ma non meno importante: se lavorate, iniziate a pensare a quando dare la notizia al vostro datore di lavoro.
Esami.
Se avete più di 35 anni o avete una storia familiare con malattie genetiche, il vostro medico vi comincerà a prescrivere dei test appositi da svolgere tra la 9° e la 12° settimana, in modo da individuare anomalie cromosomiche e disturbi genetici.
Altri esami (ma è possibile li abbiate fatti prima o che li farete in seguito): l’emocromo completo, che controlla il numero di globuli rossi, globuli bianchi ed emoglobina presenti nel sangue, e serve anche a escludere anemie; il gruppo sanguigno; il rubeo-test, per verificare se siete immuni alla rosolia; il toxo-test, per la toxoplasmosi; le transaminasi; il test per la sifilide e per l’HIV; glicemia, per escludere il diabete gestazionale; l’esame delle urine, per verificare la funzionalità renale; il test di Coombs indiretto, per controllare la presenza e la concentrazione di eventuali anticorpi materni contro i globuli rossi del feto.
Il papà.
Se possibile, andate dal ginecologo insieme alla vostra compagna. Le darete sicurezza e sarà bello in seguito vedere insieme l'ecografia della nona settimana di gravidanza. Non badate ai suoi sbalzi d'umore, tanto ormai ci siete abituati: portate pazienza e continuate a coccolarla e a sollevarla da eventuali incombenze troppo impegnative e faticose. Se ce la fate, provate a rendere l'ambiente domestico più confortevole e rilassante anche alla vista. La vostra compagna ve ne sarà grata.
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