Le tappe della crescita rappresentano i piccoli che traguardi che un bambino raggiunge durante il suo sviluppo. È importante tenerle d’occhio ma non bisogna farsi prendere dal panico in caso di leggere variazioni rispetto al percorso standard.
Per controllare le tappe della crescita di un bambino è essenziale seguire con costanza tre parametri: il peso, l’altezza e lo sviluppo psicomotorio. Per sapere se la crescita del neonato rientra nei canoni è possibile fare uso delle tabelle percentili, dei grafici divisi per sesso che indicano i valori relativi al peso, all’ altezza e allo sviluppo psicomotorio dei bambini nei loro primi cinque anni di vita.
Le tappe della crescita di un bambino non sono casuali ma seguono dei precisi meccanismi naturali, pressoché simili in tutti gli esseri umani. La crescita di un neonato è scritta nel suo DNA, ma ci sono dei fattori, come l’alimentazione e le condizioni ambientali, che possono modificare il corretto andamento della crescita.
Il peso è un fattore fondamentale, che spesso segna anche lo stato di salute del bambino. È possibile conoscere la corporatura del bambino e le sue fasi dello sviluppo già durante la gravidanza, grazie alle ecografie. È il parametro di crescita più comune, quello che chiedono anche i parenti la prima volta che vedono il piccolo. Una volta nato, il bambino viene pesato e da lì si stabilisce se rientra nei parametri convenzionali compresi tra i 2,5 Kg e i 4,5 Kg. Nei giorni successivi alla nascita è fisiologica la perdita di circa un decimo del peso totale, che però il neonato di solito riacquista nelle successive due settimane. Le successive tappe che riguardano l’andamento del peso possono portare delle variazioni individuali (come ad esempio il fatto che alcuni bambini abbiano una tendenza ad ingrassare più facilmente di altri, invertendo però poi il processo nel corso degli anni).
Anche l’altezza è una tappa importante della crescita di un bambino, che però presenta ampi margini di differenza tra i bambini. Può infatti accadere che nei primi due anni il bambino risulti più basso rispetto alle misure riportate sulle tabelle e poi avere uno sviluppo più rapido successivamente. L’utilizzo dei parametri è utile per avere un’idea dello sviluppo del bambino, ma non devono essere prese con allarmismo in caso di disparità fra i valori suggeriti e quelli reali: un consulto con il pediatra aiuta comprendere meglio la situazione.
Lo sviluppo psicomotorio è un importante parametro perché segnala da subito eventuali problemi o disfunzioni motorie. L’apprendimento invece non deve necessariamente destare preoccupazione: un bambino può avere un apprendimento più lento rispetto ai coetanei; non è un problema, la cosa importante è che mostri comunque segni di interesse, vivacità ed interazione con l’ambiente e le persone.
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