La dieta alcalina è un regime alimentare molto discusso, che ha lo scopo di ristabilire l’equilibrio di acidità nel sangue, consumando alimenti con un PH non inferiore a 8. Queste teorie, non riconosciute dalla comunità scientifica, sono però tutt’ora traballanti e sconsigliate. Forse, quindi, è il caso di fare un po' di chiarezza sull'argomento.
In cosa consiste
Ideata dallo statunitense Robert Young, la dieta alcalina si concentra sulla diminuzione dell’acidità del sangue tramite gli alimenti a PH basico. Secondo Young, infatti, alcuni alimenti ad alta acidità hanno la capacità di interferire con il PH del sangue portando a sviluppare numerose malattie. La ritenzione idrica, l’obesità e i livelli elevati di colesterolo, così come il cancro, potrebbero essere collegati all’acidificazione del sangue.
Queste teorie sono tuttavia al centro di un’accesa discussione, perché sono considerate prive di fondamenti scientifici. I nutrizionisti sono molto scettici sull’efficacia di questa dieta, e infatti sconsigliano vivamente di assumere le abitudini teorizzate da Young.
Questa dieta sarebbe in grado di bilanciare il PH sanguigno portandolo a livelli superiori a 7, quindi nella norma, evitando i cibi acidi a beneficio di quelli a PH basico. Gli alimenti alcalini costituiscono gran parte di questa dieta, infatti occupano l’80% del consumo giornaliero, mentre quelli acidi il 20%.
Alimenti alcalini consigliati
Con il termine “alimenti alcalini” si intende quelli che favoriscono la produzione di basi, come il bicarbonato di sodio che riesce a bilanciare l’acidità del sangue. I sali minerali sono fondamentali per questa dieta: bisogna quindi prediligere i prodotti ad alto contenuto di magnesio, potassio, calcio e, appunto, sodio.
Gli alimenti consentiti dalla dieta devono avere un PH compreso tra 8 e 10, il quale assicura il giusto bilanciamento della’acidità quotidiana.
Per quanto riguarda i cibi proteici, l’alimento principale è il pesce. Nonostante la sua proverbiale genuinità, è necessario distinguere quello che può aiutare maggiormente durante la dieta a scapito di altri. La spigola è il pesce più indicato per via del PH elevato e, a seguire, la trota e il salmone.
I cereali e i legumi aiutano in modo sostanzioso a bilanciare la dieta alcalina, specie il grano e i fagioli. Oltre ad essere basici e salutari, entrambi sono il sostituto ideale della carne, la quale non rientra tra i cibi consigliati.
Le verdure sono un’ottima fonte di nutrizione di genere alcalino; tra queste, però, bisogna fare una leggera distinzione. Per favorire lo scopo di questa dieta, si consiglia di consumare abbondantemente il cavolfiore e i broccoli, la zucca, le bietole, le carote e gli spinaci.
Anche la frutta è largamente consentita, poiché ricca di sali minerali. Tra i prodotti che rientrano nella categoria alcalina ci sono mele, pere, così come quelli tropicali tra cui ananas, mango e meloni. Pure la frutta primaverile-estiva, come le fragole e le ciliegie, ha questa proprietà.
Alimenti acidi sconsigliati
Riguardo agli alimenti acidi, invece, si fa riferimento a tutti quei prodotti che aumentano la produzione di acidità nel sangue. Si tratta di cibi con un alto contenuto di cloro, zolfo e fosforo, i quali devono ricoprire solo il 20% dell’alimentazione quotidiana.
La carne è uno dei principali alimenti sconsigliati, infatti si consiglia di consumarne in quantità ridotta preferendo quella bianca più magra.
Il latte e i suoi derivati non rientrano nella categoria dei cibi permessi. Basti pensare all’elevato contenuto di lattosio che viene convertito in acido lattico. La ricotta è uno dei formaggi più acidi, perciò è meglio non assumerla anche nell’arco del 20% consentito.
Anche le uova sono da evitare, perché sono ricche dello stesso zolfo che interferisce con l’aumento dell’acidità del sangue.
La frutta che non rientra nella categoria alcalina è quella secca, tra cui le arachidi e le noci. Per favorire il bilanciamento dell’acidità nel sangue, prediligete la frutta fresca di stagione con un PH consentito.
Perché la dieta alcalina è sconsigliata
Come abbiamo accennato, la natura di questa dieta ha fatto storcere il naso a diversi professionisti: dai nutrizionisti ai dietologi. Le teorie di Robert Young non sono mai state dimostrate, quindi si tratta di una dieta priva di fondamenti scientifici. Oltre a questo fattore, alquanto grave in tema di alimentazione, non bisogna sottovalutare anche le vicende dell’ideatore della dieta. Robert Young, infatti, è stato accusato di abuso della professione medica a causa di un diploma di laurea non riconosciuto, per poi essere incriminato per truffa.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.