La dieta vegana ha ormai anche in Italia un numero sempre maggiore di convinti sostenitori: preoccupazioni di tipo salutistico e sensibilità verso le tematiche ambientali sono le principali motivazioni che spingono i vegani a rinunciare al piacere di gustare diversi tipi di alimenti.
In effetti, la dieta vegana è parecchio restrittiva. Oltre ad escludere tutti i tipi di carne e pesce (come fanno i "semplici" vegetariani), i vegani non mangiano nemmeno gli alimenti di origine animale: latte e latticini (yogurt, formaggi...), uova, miele e qualsiasi tipo di grasso animale.
Sono ammessi solo cibi di origine vegetale: frutta, verdure, cereali, legumi, semi, alghe, latte di soia, grassi vegetali.
Vediamo di fare un po' di chiarezza intorno a questo modo di alimentarsi che, sebbene sempre più diffuso, è ancora sconosciuto alla maggior parte delle persone: quali sono i pro e i contro della dieta vegana? Ci sono rischi/controindicazioni particolari?
Cominciamo ad illustrarne i benefici e gli aspetti positivi.
Disintossica il corpo, dà molta energia e senso di benessere
Se ben pianificata e seguita, la dieta vegana permette di disintossicare il corpo perché assumere solo alimenti di origine vegetale favorisce l'eliminazione di scorie e tossine. L'organismo si ritrova quindi ripulito e si prova un rinnovato senso di energia e di benessere!
Contrasta alcune patologie e fa vivere di più
Secondo il parere di molti esperti, seguire in modo appropriato una dieta vegana aiuterebbe a contrastare l'insorgere di alcune malattie molto diffuse nelle società occidentali e spesso causate proprio un'alimentazione errata: problemi cardiovascolari, ipercolesterolemia, diabete (l'alimentazione vegana permette infatti di ridurre i livelli di glicemia e di colesterolo nel sangue), ipertensione, obesità e anche tumori. Riducendo il rischio di incorrere in tutte queste malattie, la dieta vegana favorirebbe una maggiore longevità e il mantenimento di un aspetto più giovane e fresco (a quanto pare, avrebbe effetti positivi anche sulla cellulite!).
L'impatto positivo sull'ambiente
E per finire, fra i pro della dieta vegana impossibile non menzionare gli effetti positivi sull'ambiente. Tenete presente che consumare cibi di origine animale ha un impatto di non poco conto sull'ambiente, in termini di inquinamento (gli allevamenti, con i loro scarichi, contribuiscono ad inquinare le falde acquifere; in più gli scarti dei processi di macellazione vanno smaltiti e ciò va a scapito dell'ambiente) e utilizzo spesso indiscriminato e inappropriato di risorse preziose (acqua, terreni, boschi...).
D'altra parte, anche l'alimentazione vegana ha i suoi contro: ecco i principali aspetti potenzialmente negativi.
Essendo restrittiva, è (all'inizio) difficile da seguire
Il regime alimentare vegano non viene sempre seguito in modo corretto. Questo avviene perché, soprattutto all'inizio, non è in effetti una dieta facile da osservare. In teoria non lo sarebbe, ma in pratica, per chi è da sempre abituato a mangiare di tutto (o anche per chi è già vegetariano), non è così immediato sapere come sostituire in modo adeguato gli alimenti di origine animale.
Cosa e quanto mangiare? Un vegano principiante, a meno che non sia già di suo parecchio esperto in materia, rischia di fare molti errori, alle prese con una dieta così restrittiva.
Per seguire un'alimentazione davvero equilibrata, in grado di fornire tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno, è indispensabile prendere piano piano familiarità con tutta una nuova serie di alimenti: ad esempio, i burger, le bistecche, i wurstel a base di soia per sostituire la carne (oppure quelli a base di seitan, derivato del frumento ricco di proteine), i latti vegetali (di riso, d'avena, di mandorle), il tofu, le alghe, i paté vegetali, i biscotti senza burro, latte e uova, gli yogurt e i formaggi vegetali (così come i gelati o i budini), i cereali, i semi di sesamo (preziosa fonte di calcio).... Come condimenti si possono usare il lievito in scaglie, l'olio d'oliva, i semi di zucca o quelli di girasole, il gomasio (è a base di sale e semi di sesamo tostati). Insomma, bisogna letteralmente scoprire un mondo alimentare del tutto nuovo! Senza contare che uscire fuori a cena può diventare un problema: non tutti i ristoranti hanno menù dedicati ai vegani.
Effetti indesiderati di una dieta vegana mal seguita
Siccome all'inizio familiarizzare con la dieta vegana può essere difficile, nelle prime fasi è bene farsi consigliare da un nutrizionista esperto che indichi gli alimenti da consumare e le giuste quantità giornaliere.
Anche perché una dieta vegana seguita in modo inappropriato può avere conseguenze molto negative sullo stato di salute: c'è il rischio che le carenze nutritive causino problemi intestinali, stanchezza, nausea, anemia, mal di testa, etc.
Per chi è controindicata
La dieta vegana può essere seguita un po' da tutti: in alcuni casi, però, è bene valutare la situazione con maggiore attenzione. Sebbene non vi siano vere e proprie controindicazioni, è sconsigliabile che bambini molto piccoli, persone con particolari patologie (soprattutto se anziani), celiaci (perché già hanno significative limitazioni nell'alimentazione) e donne incinte o nel periodo dell'allattamento seguano la dieta vegana.
Non fa dimagrire
Se vi avvicinate al veganismo con la convinzione di dimagrire in fretta, dovete rivedere i vostri piani: questa dieta, se seguita come si deve (ovvero con il giusto apporto calorico giornaliero) non fa dimagrire (in ogni caso, non fa nemmeno prendere peso).
Mancanza della vitamina B12
Uno degli inconvenienti in cui è possibile incorrere seguendo una dieta vegana è la carenza di vitamina B12: in genere, integratori di questa vitamina vengono aggiunti nei mangimi animali, in modo che possa accumularsi nella carne e negli altri prodotti di origine animale (latte, uova, etc.) ed essere così assunta dall'uomo (in teoria la vitamina B12 si troverebbe sui vegetali che crescono in terra perché è presente nel terreno, ma nei fatti l'utilizzo di disinfettanti e antibatterici la rendono assente).
I vegani devono quindi assumere degli integratori di vitamina B12, in modo da sopperire alla sua mancanza e non avere nessuna carenza nutritiva.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.