Il sodio è un elemento fondamentale in una dieta equilibrata. Si tratta di un elemento presente in natura nella maggior parte degli alimenti ed è molto utile: facilita la digestione, partecipa al trasporto dell'ossigeno, mantiene la fluidità del sangue rendendo solubili gli altri minerali che l'organismo assume. È quindi fondamentale assumerlo, ma nelle giuste quantità. Un eccesso di sodio nell’organismo, infatti, può creare, al pari di sovrappeso e cellulite, dei problemi al cuore e alla pressione. Quando mangiamo, quindi, dovremmo fare attenzione alla quantità di sodio contenuta nei cibi. Il problema maggiore è legato soprattutto ai condimenti: nonostante molti alimenti contengano già una quantità di sodio sufficiente al fabbisogno dell'organismo, spesso si tende ad aggiungere alle pietanze (già saporite di per sé) condimenti ricchi di sodio. Il sale è il caso più lampante: praticamente tutti i cibi vengono insaporiti con il sale.
Per favorire uno stile di vita sano, dunque, meglio preferire alimenti che sono poveri di sodio come frutta e verdura, ma anche carne e pesce, e limitare il sale in eccesso.
Cosa succede se assumiamo troppo sodio?
Come abbiamo accennato, il sale è contenuto nella maggior parte dei prodotti che consumiamo: il più delle volte, dunque, la sua aggiunta si rivela superflua e soprattutto dannosa per la salute. L’eccessiva assunzione di sale è, infatti, la principale causa di innumerevoli patologie. Molte di queste sono collegate al cuore e al sangue, quindi alla pressione. Prima fra tutte l’ipertensione arteriosa, che a sua volta causa dei problemi cardiocircolatori. L’abuso di sodio nella propria dieta favorisce anche l’insorgere di ictus, calcoli renali, obesità e, in alcuni casi, il cancro allo stomaco. Meno grave, ma comunque degna di nota, anche la tanto temuta cellulite è strettamente legata all’eccessivo consumo del sale. Questo elemento è, dunque, potenzialmente pericoloso per la nostra salute, quindi non bisogna fare altro che ridurne le dosi giornaliere.
Una dieta equilibrata
Per correre ai ripari, o comunque prevenire molte delle patologie citate, non bisogna fare altro che prediligere gli alimenti poveri di sodio. Controllando le dosi di sale come condimento, poi, se ne aumentano ulteriormente i benefici.
Generalizzando, gli alimenti poveri di sodio sono tutti i prodotti di freschi: frutta e verdura, ovviamente, ma anche la carne e il pesce. Cosa si esclude, quindi? La vera distinzione da fare per catalogare questi prodotti consiste nella loro produzione. Ciò che bisogna tenere sotto controllo, infatti, sono i cibi già pronti o confezionati (quindi non freschi). Di seguito potete trovare qualche indicazione più specifica per scegliere gli alimenti.
Gli alimenti ricchi di sodio
In questa categoria figurano, come abbiamo accennato, gli alimenti già preparati, molto ricchi di sodio. I conservanti che vengono aggiunti aumentano sensibilmente l’apporto di sodio in ognuno di questi. Rientrano in questa tipologia anche prodotti come gli insaccati (salame, prosciutti, coppa), ma anche di alcuni formaggi come il grana, il taleggio e il provolone. Gli alimenti in scatola, sotto sale o in salamoia, data la loro preparazione sono una grande fonte di sodio, quindi da ridurre nella propria dieta.
Gli alimenti poveri di sodio
Tutti gli alimenti presenti in natura, non trattati, hanno un basso apporto di sodio, quindi è necessario consumarli quanto più possibile, ovviamente senza eccedere con i condimenti.
La frutta, in primis, è una grandissima fonte di benessere che non mette a rischio la nostra salute. Le banane, le mele e le fragole sono i principali prodotti di questa tipologia con pochissimo sodio.
La verdura si conquista il secondo posto tra tutti gli alimenti: i peperoni (che sono anche ricchi di vitamina C), i finocchi e le patate non devono mai mancare nella dieta iposodica.
Per quanto riguarda la carne e il pesce, invece, la carne di bovino e la trota hanno lo stesso apporto di sodio, innocuo per la salute ma comunque da assumere con moderazione. Seguono, poi, il pollo e il tonno assieme alla carne di maiale che, quasi a sorpresa, non si rivela dannosa per quanto riguarda questo problema.
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