Il morbillo è una delle malattie esantematiche più comuni che colpisce soprattutto i bambini tra 1 e 3 anni, ma è frequente che il morbillo sia contratto anche durante le scuole elementari. Se compare in età adulta, si tratta di una forma atipica di morbillo (SAM).
È una malattia infettiva e contagiosa, anche se solitamente di breve durata.
Il nome morbillo significa “piccolo morbo”; questo diminutivo veniva indicato nel passato per indicare una malattia benigna e più facile da curare rispetto al “morbo” del vaiolo.
Le cause del morbillo
Il morbillo è causato da un virus del genere morbillivirus, della famiglia dei Paramixovidae. È una malattia molto contagiosa che si trasmette per via aerea, tramite secrezioni nasali e faringee; il contagio non è invece possibile tramite contatto con oggetti o cose toccate dal malato.
Incubazione, contagiosità e durata del morbillo
Il periodo di incubazione va dai 9 ai 14 giorni. Il periodo in cui il bambino è contagioso, invece, va da 3-4 giorni prima il manifestarsi del morbillo, fino a 4-5 giorni dopo la comparsa dell’esantema.
Solitamente il morbillo ha una durata compresa fra i 7 e i 12 giorni, trascorsi i quali la malattia può considerarsi terminata.
Sintomi del morbillo
Il sintomo tipico del morbillo è la comparsa di macchie rosse (esantemi), dette “macchie di Koplik”, tendenzialmente non pruriginose.
Nella prima fase, le macchie sono localizzate in un’area circoscritta (solitamente sulla mucosa buccale) e si diffondono in tutto il corpo entro 3-4 giorni. Le macchie possono essere accompagnate da febbre, tosse, rinite, a volte congiuntivite.
Nella seconda fase del decorso della malattia, inoltre, possono comparire faringite e infiammazione della mucosa laringea e tracheobronchiale, a cui possono essere associate febbre alta (fino a 40° C), congiuntivite, tosse secca, fotofobia.
Trascorsa la prima settimana, le macchie cominciano a sparire gradualmente; dopo qualche giorno il bambino è completamente guarito.
Nelle forme più acute di morbillo possono presentarsi anche fastidi come otite, polmonite, laringite e diarrea. Più raramente si rileva l’insorgenza di encefalite (1 caso ogni 1000), che può lasciare danni permanenti al malato (all’incirca ciò avviene nella metà dei casi).
Se il morbillo è contratto in età adulta (SAM), esordisce solitamente in modo brusco, con febbre che diventa subito alta, mal di testa, tosse, dolori addominali.
Le cure
Non esistono cure specifiche per il morbillo. L’unica modalità di intervento consiste nell’alleviare i disturbi correlati alla malattia. Per tenere sotto controllo la febbre può essere utile la somministrazione di paracetamolo, mentre per curare la tosse è necessario umidificare gli ambienti ed evitare che il paziente venga a contatto con sostanze nocive (fumo, polvere, smog...).
Sebbene non esista una cura specifica, è possibile prevenire il morbillo attraverso la somministrazione di un apposito vaccino, da somministrare in 2 dosi: la prima entro i primi 24 mesi (preferibilmente fra il 12° e il 15° mese) e la seconda verso i 5-6 anni o verso gli 11-12 anni.
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