Normalmente le pareti delle arterie sono elastiche. L'elasticità rende minori le resistenze che si oppongono al cammino del sangue nelle arterie. Quanto più le arterie sono elastiche, tanto più il cuore lavora economicamente. L'arteriosclerosi ricorda la stratificazione di sali calcarei nell'interno d'un condotto d'acqua, che col tempo finisce per ridurre progressivamente l'erogazione liquida.
Le cause dell’arteriosclerosi
La malattia inizia a dare segni clinici intorno ai 50 anni, e colpisce prevalentemente il sesso maschile. Tuttavia, non va considerata una malattia inevitabile della vecchiaia. Il fumo, l'obesità e in generale una cattiva alimentazione possono costituire fattori di rischio. L'abuso di cibi grassi, in particolare, favorisce l'alterazione della parete arteriosa.
Forme di arteriosclerosi
Possiamo distinguere diversi tipi d'arteriosclerosi a seconda della zona colpita dalla sclerosi delle arterie.
- Arteriosclerosi cerebrale: colpisce, in particolar modo, le carotidi interne. Come conseguenza si ha una riduzione del calibro delle arterie, sino alla completa ostruzione. Ne deriva un'insufficiente nutrizione sanguigna del cervello. Di solito colpisce soggetti in età avanzata e provoca mal di testa, insonnia, modificazioni dell'umore e disturbi della memoria. Se il processo morboso progredisce, si può giungere a un vero e proprio stato di demenza.
- Arteriosclerosi del cuore: può avere conseguenze molto diverse. In generale porta all'indebolimento della funzione cardiaca. L'ingrossamento del fegato e il gonfiore delle gambe sono altri sintomi comuni.
- Arteriosclerosi dell'aorta: il paziente avverte un vago senso di oppressione in corrispondenza del cuore e del collo. Può causare aneurismi aortici.
- Arteriosclerosi degli arti: facilita la formazione di trombi nelle arterie. Quanto più grande e importante è l'arteria colpita, tanto più gravi saranno le conseguenze. I tessuti non più nutriti vanno incontro alla necrosi e alla cancrena. Colpisce più frequentemente gli arti inferiori e genera dolori più o meno permanenti.
- Arteriosclerosi intestinale: colpisce le arterie mesenteriche e può dare origine a disturbi quali meteorismo, atonia intestinale e dolori addominali.
- Arteriosclerosi renale: può essere causata da una nefrite. Il sintomo principale è l'aumento della pressione del sangue repentino, transitorio, però frequente. La conseguenza è uno stato d'insufficienza renale più o meno grave.
Sintomi dell’arteriosclerosi
Al di là delle tipologie localizzate di arteriosclerosi, si possono individuare alcuni sintomi comuni. I più comuni sono: debolezza generale, minore resistenza, mal di testa, dolori al dorso, al torace, alle gambe, crampi, sensazioni di freddo, stanchezza dolorosa. Inoltre si possono riscontrare vertigini, insonnia, offuscamenti transitori della vista e formicolii alle estremità.
In certi casi si osservano anche sintomi psicologici: svogliatezza, irritabilità, perdita della memoria e depressione. La pelle diventa rugosa, i muscoli si assottigliano e le ossa diventano più fragili.
Le cure
È molto importante che il regime di vita dell'arteriosclerotico sia strettamente regolato. Per impedire l'ulteriore degenerazione della malattia è consigliabile una vita senza stress ma attiva, una dieta sana e ipocalorica, l'abolizione del tabacco e degli alcolici.
L'eliminazione dei fattori di rischio può provocare in pochi mesi la diminuzione della quantità di lipidi nel sangue. Si tratta comunque più di una misura preventiva che di un trattamento medico, difficile nei casi avanzati e gravi.
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