La cardiomiopatia ipertrofica può ostruire il flusso sanguigno e impedire che il cuore funzioni correttamente. L'ostruzione implica una differenza di pressione tra il ventricolo sinistro e l'aorta. Il muscolo, rigido, impedisce la corretta pompa del sangue.
Le cause della cardiomiopatia ipertrofica
La cardiopatia ipertrofica ha cause genetiche. Si attribuisce a una mutazione dei geni responsabili della codificazione delle proteine del sarcomero, che è l'unità anatomica e funzionale della fibra muscolare.
È bene ricordare che esiste una specie di "cardiomiopatia ipertrofica senza ipertrofia", tipica degli atleti soggetti a sforzi continuati ed estremi. Questi, pur non presentando difetti congeniti, possono incorrere in disfunzioni simili a quelle dei cardiomiopatici.
Sintomi della cardiomiopatia ipertrofica
I sintomi più comuni della cardiomiopatia ipertrofica sono: dispnea, dolore toracico e angina. Purtroppo non è infrequente che si manifesti direttamente con l'infarto.
Le cure
Se trattata preventivamente, la malattia può avere un decorso benigno. Esistono un trattamento farmacologico e uno chirurgico, per i casi più gravi.
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