L’ulcera peptica è un’ulcera che colpisce, in una zona circoscritta, la mucosa del tratto digerente superiore in quanto esposta all’azione del succo gastrico che è fortemente acido. La localizzazione è più frequente a livello dello stomaco e del duodeno ma può colpire anche l’esofago in caso di reflusso esofageo. La malattia si presenta a cicli per cui a una fase acuta segue un periodo più o meno lungo di apparente guarigione. Nonostante i grandi progressi ottenuti sia nella conoscenza delle cause, nel chiarimento dei meccanismi, e nell’ottimizzazione delle terapie, l’ulcera peptica è ancora gravata di un alto grado di mortalità. Pur rimanendo fermi i principi essenziali, le cause d’insorgenza della malattia, le manifestazioni cliniche e le terapie si differenziano molto in base alla localizzazione dell’ulcera: l’ulcera peptica viene definita “gastrica” quando si sviluppa nello stomaco e “duodenale” quando si situa nel duodeno.
Le cause dell’ulcera peptica
Le cause dell’ulcera peptica sono da ricercarsi in uno squilibrio tra fattori aggressivi per la mucosa e fattori protettivi. Il succo gastrico, che è indispensabile per la digestione, è composto principalmente da acido cloridrico e da pepsina (enzima digestivo che si attiva solo in ambiente acido) ed è molto corrosivo nei confronti delle proteine. Lo stomaco è protetto naturalmente da una barriera mucosa prodotta dalle sue stesse cellule mentre nel duodeno il succo acido viene controbilanciato dal succo duodenale e dal succo pancreatico che sono basici in quanto ricchi di bicarbonato di sodio. Quando si crea uno squilibrio tra il grado di acidità e i fattori protettivi, si origina l’ulcera peptica. Le cause di questo squilibrio possono essere molteplici, diverse per l’ulcera gastrica e per quella duodenale e non tutte perfettamente conosciute.
In generale, l’ulcera gastrica sembra dovuta a un aumento della secrezione acida mentre quella duodenale sembra essere più frequentemente provocata da una diminuzione dei fattori di protezione. Come causa predisponente all’ulcera peptica può essere citato anche lo stress, alcuni farmaci come l’aspirina o gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e l’alcool. La scoperta di un batterio, l’Helicobacter Pylori, che può vivere e riprodursi all’interno di stomaco e duodeno, ha indotto a ripensare i meccanismi dell’ulcera in quanto se per l’ulcera gastrica la presenza di questo batterio non pare così significativa, nell’ulcera duodenale il batterio è sempre presente e ha il potere di far ritardare la guarigione e di predisporre alle recidive.
Sintomi dell’ulcera peptica
Il sintomo principale è il dolore nella parte centro superiore dell’addome che a volte viene percepito come crampo mentre, in altre circostanze si presenta acuto ed accompagnato da una sensazione di bruciore e di acidità. Il dolore si ripresenta più volte nella giornata, prevalentemente a digiuno e, soprattutto nell’ulcera duodenale, migliora con l’assunzione di cibo o sostanze basiche come, ad esempio, il bicarbonato di sodio. In alcuni casi, al dolore può associarsi un senso di ripienezza, nausea ed eruttazioni. Possibili complicanze, soprattutto nelle recidive, possono essere: l’emorragia che può evidenziarsi con vomito di sangue vivo o scuro dopo aver subito l’azione dei succhi gastrici (Ematemesi) o con emissione attraverso l’ano di sangue digerito con le feci che diventano nerastre (Melena), l’ostruzione pilorica o duodenale che si manifesta con vomito abbondante, e la perforazione che si manifesta con dolore improvviso e che può estendersi anche a zone extra-addominali come spalle o schiena.
La diagnosi viene effettuata dal medico sulla base dei sintomi riferiti dal paziente e con il conforto di una gastroscopia. Per certificare la presenza dell’Helicobacter si sottopone il paziente ad un test del respiro (Breath Test) che è un esame accurato e non invasivo.
Le cure
Le terapie farmacologiche hanno raggiunto, negli ultimi decenni, una capacità terapeutica molto importante, divenendo molto efficaci nella cura dell’ulcera peptica. Tali farmaci appartengono a due classi diverse: alcuni, come la cimetidina, sono antagonisti dei recettori istaminici; altri, come l’omeprazolo, sono più recenti e agiscono sulla pompa protonica. A fronte della presenza dell’Helicobacter è consigliabile associare un ciclo di antibiotici per eradicare il batterio. Poiché l’ulcera peptica tende a recidivare con facilità, buona norma sarebbe assumere piccoli accorgimenti: smettere di fumare, masticare molto accuratamente e consumare i pasti a orari regolari.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.