La parodontopatia viene spesso impropriamente chiamata piorrea in quanto viene fatto coincidere un sintomo (la “piorrea”, appunto, la fuoriuscita di pus dalle gengive) con la malattia vera e propria. La paradontopatia consiste in una grave infiammazione degli elementi che circondano il dente e lo saldano nella gengiva, ovvero osso alveolare, gengiva, legamento alveolo-dentale e cemento radicolare; qualora non venga opportunamente curata, tale malattia può compromettere definitivamente l’apparato di sostegno del dente e causare la perdita dello stesso.
Le cause della parodontopatia
La parodontopatia può derivare dall’aggravarsi di una gengivite, ma l’insorgere della malattia può essere favorito anche da un’igiene orale insufficiente, da malocclusione (i denti delle arcate inferiore e superiore non combaciano perfettamente in fase di chiusura della bocca) e da interventi odontoiatrici imperfetti (otturazioni, protesi). Lo sviluppo della malattia può inoltre essere favorito da alcolismo o tabagismo.
Sintomi della paradontopatia
La parodontopatia presenta tre sintomi specifici:
- Infiammazione: la gengiva infiammata appare rossa e tumefatta.
- Sanguinamento: la gengiva sanguina con facilità, in una prima fase solo se la parte subisce sollecitazioni tattili, in un secondo momento anche spontaneamente.
- Distacco dalla gengiva: con l’aggravarsi della malattia, il dente comincia a staccarsi dalle pareti gengivali e a dondolare, favorendo la creazione di interstizi tra i denti in cui si accumulano cibo e germi che danno luogo alla fuoriuscita di pus e a un peggioramento drastico della malattia. Alla fine l’erosione dell’osso può essere tale da far sì che il dente si stacchi definitivamente dalla propria sede. Molto pericoloso può essere anche il contatto dei germi con la parte infiammata, giacché questi possono entrare in circolo nel sangue e dare luogo a infezioni anche molto gravi.
La parodontopatia è piuttosto diffusa: è stimato che almeno dieci milioni di italiani ne soffrano dopo i trent’anni; l’incidenza riguarda dunque soprattutto l’età matura, perché con l'invecchiamento il dente perde aderenza alla gengiva. Meno frequente è l’insorgenza della malattia in età infantile, laddove essa è principalmente dovuta a malocclusione.
Le cure
Le cure possono essere inefficaci e il dente può non essere recuperabile in caso di parodontopatia acuta. Tuttavia il primo passo per contrastare la malattia è il ripristino dell’igiene orale e dunque la rimozione delle sacche di pus, dei residui di cibo, della placca e dei germi che irritano la gengiva, anche mediante piccoli interventi chirurgici laddove si renda necessario. In caso di infezione acuta è consigliabile la somministrazione di antibiotici ed in presenza di malocclusione quest’ultima andrebbe corretta. Anche dopo gli interventi medici è molto importante che il soggetto precedentemente colpito da parodontopatia mantenga costantemente una buona igiene orale e si massaggi frequentemente le gengive per favorire la circolazione del sangue.
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