La frattura dello scafoide non è rara fra gli sportivi, in quanto spesso è causata da un trauma dovuto ad una caduta accidentale. Ma che cos'è lo scafoide e dove si trova? Si tratta di una delle ossa del polso ed è localizzato proprio su un lato del pollice, dove il polso si piega. Mettendo il pollice nella classica posizione degli autostoppisti, questo piccolo osso è facilmente visibile.
Le cause della frattura dello scafoide
Nella maggior parte dei casi la causa è da ricercarsi in una caduta con le mani tese in avanti: con una caduta di questo genere il peso del corpo ricade sul palmo della mano e quindi è facile che lo scafoide si fratturi.
I soggetti più a rischio di incappare in questo problema sono quelli che praticano determinate attività sportive (ad esempio lo snowboard, il pattinaggio, lo skateboard...) durante le quali è facile cadere con le mani avanti.
Un'altra causa possibile è un trauma riportato nel corso di un incidente in macchina o in moto.
Forme di frattura dello scafoide
Esistono due tipologie di frattura dello scafoide:
- Composte (stabili): in genere interessano la parte di scafoide più prossima al pollice. Sono le più facili da trattare (perché i due capi della frattura corrispondono) e di solito guariscono abbastanza velocemente
- Scomposte (o instabili): sono le più difficili da curare perché i frammenti della frattura non sono congruenti. Possono essere localizzate nel mezzo dell'osso oppure nella parte più vicina all'avambraccio e spesso richiedono un intervento chirurgico.
Sintomi della frattura dello scafoide
Si deve sospettare una frattura dello scafoide quando si avverte dolore alla base del pollice, in particolare nel momento in cui si prende in mano un oggetto o comunque ad ogni movimento del polso e del pollice.
Oltre ad essere dolorante, la base del pollice può anche gonfiarsi, sebbene questo sintomo non sia sempre presente: quando non c'è gonfiore, non è facile capire che si è di fronte ad una frattura. In questi casi, infatti, si tende a credere che il dolore, essendo l'unico sintomo, sia dovuto ad una banale distorsione (per questo è bene non sottovalutare la situazione e andare subito al pronto soccorso, qualora il sintomo persista).
Le cure
Anzitutto è bene ricordare che la frattura di questo piccolo osso si può in qualche modo prevenire: se si praticano sport a rischio di cadute è buona norma proteggere sempre il polso con attrezzature idonee, ad esempio con tutori rinforzati. Questo accorgimento non elimina del tutto il rischio di procurarsi la frattura, ma di certo ne riduce la probabilità.
I possibili trattamenti sono sostanzialmente due: l'ingessatura e l'intervento chirurgico. In linea di massima si ricorre alla prima per le fratture composte, mentre il secondo è riservato a quelle scomposte.
Velocità e facilità di guarigione dipendono dalla localizzazione della frattura: se si trova nella regione vicina al pollice il recupero è più semplice e veloce, perché si tratta di una zona ben irrorata dal sangue. Diversa è la situazione se la parte interessata è nel corpo dello scafoide oppure verso l'avambraccio: queste zone non sono ben irrorate, per cui la guarigione richiederà tempi più lunghi.
In linea di massima, comunque, il gesso va tenuto più o meno per 6-8 settimane (in alcuni casi anche di più).
L'intervento chirurgico in genere garantisce un recupero più veloce e per questo motivo viene a volte preferito anche da chi ha una frattura stabile, ma preferisce tornare alle proprie normali attività in tempi più brevi (ad esempio, è il caso degli sportivi professionisti). Viceversa, l'intervento chirurgico può in alcuni casi essere controindicato, nonostante la presenza di una frattura instabile: ad esempio, qualora il paziente soffra di patologie particolari.
Quale che sia il trattamento scelto (chirurgico o gesso), in ogni caso la frattura dello scafoide richiede sempre un certo periodo di recupero, necessario per arrivare ad una guarigione completa. Durante questo lasso di tempo (variabile a seconda dei casi e del trattamento) è importante eseguire con costanza gli esercizi di fisioterapia consigliati dallo specialista. Inoltre, fino a guarigione completata è bene sospendere l'attività sportiva e non sollevare oggetti pesanti.
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