La definizione scientifica di ipoacusia è “diminuzione della capacità auditiva riscontrabile per mezzo di un esame audiometrico”. È una forma molto diffusa in tutto il mondo e, statistiche alla mano, colpisce oltre settanta milioni di persone in Europa e almeno sette milioni in Italia. Si pensi che tre invalidi su dieci, nel nostro paese, raggiungono questo sfortunato status proprio a causa della loro sordità.
Anche nei bambini, persino neonati, è possibile riscontrare forme di ipoacusia: si stima che in Italia nascano ogni anno circa mille bambini affetti da questa malattia-sintomo.
Le cause dell’ipoacusia
Sono tante e diverse le cause che portano all’ipoacusia. È opportuno tuttavia distinguere le diverse cause a seconda della forma di ipoacusia considerata. L’ipoacusia trasmissiva (per i dettagli si veda il prossimo paragrafo), è spesso causata da otiti (siano esse acute o croniche), perforazioni del timpano o tappi di cerume. L’ipoacusia di percezione, invece, è il più delle volte dovuta a lesioni dell’orecchio interno o del nervo uditivo. Una patologia da ricordare è senza dubbio l’otosclerosi: si tratta di una malattia degenerativa che colpisce gli adulti soprattutto di sesso femminile.
Forme di ipoacusia
Si distinguono, a seconda delle cause e dei sintomi, almeno cinque diverse forme di ipoacusia.
- Ipoacusia trasmissiva: è la forma più comune di ipoacusia e si differenzia dalle altre perché chi ne è affetto sente tutto molto basso come se avesse le orecchie tappate. Di contro, però, i pazienti parlano a voce molto bassa poiché percepiscono forte il loro tono di voce.
- Ipoacusia neurosensoriale: questa forma di ipoacusia colpisce l’orecchio interno e, di conseguenza, la capacità del nostro apparato uditivo di trasformare i suoni che percepiamo in impulsi nervosi. Di fatto chi ne è affetto sente ciò che gli si dice ma non è più in grado di capire e interpretare i suoni.
- Ipoacusia mista: in questo caso si registrano problemi sia all’orecchio medio che all’orecchio interno. Questa forma di ipoacusia, di conseguenza, porta con sé sia i sintomi relativi alla forma trasmissiva sia quelli della forma neurosensoriale.
- Ipoacusia centrale: è anche definita sordità centrale. Non colpisce l’orecchio ma il cervello, il quale non è più in grado di interpretare in forma corretta quei suoni che l’orecchio invia.
- Acufeni: si parla di acufeni quando il suono percepito dal paziente è disturbato da rumori di fondo che, in realtà, non esistono. Spesso questi rumori prendono la forma di fischi, rendendo difficilmente comprensibili e, di conseguenza, interpretabili, i suoni percepiti.
Sintomi dell’ipoacusia
Il sintomo più evidente è sicuramente l’abbassamento della capacità uditiva anche se, come abbiamo visto, a forme diverse di ipoacusia corrispondono sintomi molto diversi tra loro.
Al fine di interpretare correttamente i sintomi esistono diversi strumenti. I più importanti e i maggiormente utilizzati sono: l’audiogramma, in grado di misurare le frequenze percepite da ciascun orecchio; il timpanogramma, capace di indicare il corretto funzionamento o meno del timpano; l’otoscopia, in grado di verificare le condizioni del condotto uditivo e, in caso di necessità, di risolvere il problema per mezzo di un’accurata pulizia del condotto stesso.
Le cure
Guarire dall’ipoacusia non è sempre possibile. Alcune forme, tuttavia, possono essere trattate con successo per mezzo di terapie farmacologiche: si tratta di forme di ipoacusia improvvisa e di ipoacusia causata da precedenti otiti medie acute.
Quando i farmaci non sono utili, invece, è possibile ricorrere a un intervento chirurgico: questo è efficace soprattutto in caso di ipoacusia causata da otite media cronica e otosclerosi.
Molto spesso, invece, né la terapia farmacologica né l’intervento del chirurgo sono sufficienti a risolvere il problema. In questi casi è quindi necessario ricorrere a protesi. Ne esistono di due tipi: i più comuni apparecchi acustici, ormai così piccoli da mimetizzarsi alla perfezione dietro all’orecchio; l’alternativa è rappresentata da vere e proprie protesi impiantabili.
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