L’ipermetropia consiste in un’imperfezione nella rifrazione dei raggi luminosi per cui le immagini non si focalizzano sulla retina dell’occhio ma nella sua zona retrostante.
Alla nascita, capita che si presenti una condizione di ipermetropia di 1-2 diottrie ma viene quasi sempre superata con la crescita in lunghezza dell’occhio che raggiunge uno stato di normalità, emmetropia, durante l’adolescenza. Se non si verifica questo naturale decorso, vi è la permanenza del difetto visivo che arriva in media alle 6 diottrie ma che in casi di particolare gravità raggiunge anche le 15-20 diottrie, come nel caso patologico della microftalmia.
La rilevanza del grado di ipermetropia è proporzionale alla distanza tra la sede in cui si focalizza l’immagine e la retina.
Una circostanza di leggera ipermetropia non comporta grandi limitazioni visive o inconvenienti fisici, che sopraggiungono invece quando sussiste uno stato di maggiore entità del disturbo. Soprattutto per quanto riguarda la visione da vicino, si può accusare cefalea, indolenzimento oculare e senso di nausea.
Le cause dell’ipermetropia
L’ipermetropia è quasi sempre di origine congenita e si trasmette in modo ereditario. La causa principale del difetto consiste in un occhio con una lunghezza non sufficiente a far focalizzare le immagini sulla retina.
Altre cause sono: una ridotta curvatura della cornea e/o del cristallino; una distanza troppo ampia tra cristallino e cornea; afachia.
Sintomi dell’ipermetropia
L’ipermetropia può essere manifesta o latente in base all’età del soggetto e al grado del disturbo.
In condizioni di lieve entità e di giovane età è latente in quanto controbilanciata dal meccanismo della compensazione. Si tratta della capacità del sistema visivo di modificare la curvatura del cristallino e permettere così alle immagini di focalizzarsi sulla retina. È un meccanismo che con l’avanzare dell’età non si è più in grado di attivare e sopraggiunge allora una riduzione visiva sia da lontano che da vicino.
I sintomi principali sono stanchezza e indolenzimento oculare, cefalea, annebbiamenti visivi, nausea.
Le cure
L’ipermetropia viene corretta con lenti convergenti positive, mediante occhiali o lenti a contatto.
Si può intervenire anche chirurgicamente aumentando la curvatura della cornea.
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