La gengivite è un processo infiammatorio dei tessuti gengivali che provoca arrossamento, gonfiore, essudato e sanguinamento. Se il processo non viene curato, può estendersi oltre la gengiva e tramutarsi in parodontite andando ad interessare anche tutte le strutture che sorreggono i denti. Il più delle volte la gengivite è dovuta aduna cattiva igiene orale che facilita la crescita anomala della carica batterica.
Le cause della gengivite
Nella maggior parte dei casi la gengivite è dovuta a scarsa igiene orale. La non accurata pulizia favorisce il deposito sui denti di una pellicola che viene rapidamente colonizzata dalla flora batterica orale e con il moltiplicarsi delle colonie di microrganismi va a formare la placca batterica che attecchisce soprattutto negli spazi interdentali e sul colletto dove dente e gengiva sono in stretto contatto poiché la gengiva è la mucosa con tessuto fibroso di supporto che ricopre il bordo di mandibola e mascella in cui sono infissi i denti. Alcuni dei microrganismi della placca batterica danno origine a reazioni anaerobiche con produzione di acidi organici che irritano e corrodono lo smalto dei denti dando origine alla carie. Se non rimossa correttamente, la placca batterica, in meno di due settimane, si trasforma in tartaro i cui depositi calcificati possono contenere prodotti tossici per i tessuti molli. La presenza di tutti questi batteri è quindi responsabile dell’infiammazione delle gengive.
Oltre alla cattiva pulizia esistono dei cofattori che concorrono all'insorgenza dell’infiammazione e questi cofattori sono: anomalie morfologiche e strutturali dei denti, fratture radicolari, mal occlusioni dentali, gli ormoni sessuali, la carenza di vitamina A, B2, B12, C, oltre a vari farmaci quali gli anticonvulsivanti, immunosoppressori e antipertensivi. Dato che non è del tutto corretto parlare di gengivite, quanto piuttosto di gengiviti, vediamo nello specifico quali sono le varie forme.
Forme di gengivite
La gengivite può essere:
- Acuta
- Cronica
- Acuta degenerativa necrotizzante
Sintomi della gengivite
I sintomi della gengivite in fase acuta sono gonfiore, rossore, essudato e sanguinamento e dolore all’atto della masticazione. Se l’infiammazione non è curata tempestivamente, la gengivite cronicizza e inizia la formazione di sacche, definite tasche paradontali, che diverranno siti di raccolta in cui l’abbondanza di residuo di cibo e la scarsità di ossigeno forniranno ai batteri un habitat predisponente al loro proliferare. Se non si interviene in tempo, nelle tasche gengivali si creerà pus e la gengivite cronica evolverà in una parodontopatia cronica. La gengivite acuta degenerativa necrotizzante è una forma rara che si presenta soprattutto in pazienti molto defedati e si manifesta con febbre, ulcerazioni, alitosi e dolore intenso.
Le cure
La terapia elettiva della gengivite consta in una pulizia molto dettagliata, sia personale sia professionale, che permetta l’eliminazione della placca batterica e il ripristino delle condizioni ottimali che porteranno, nel giro di pochi giorni, alla completa scomparsa dei sintomi. Se l'infiammazione alle gengive è già cronicizzata, la terapia diventa più complessa e, nel caso in cui siano presenti cofattori, occorrerà porvi rimedio onde evitare di far evolvere la malattia mettendo seriamente a rischio la stabilità dei denti. La prescrizione di antibiotici può essere indicata solo nei casi più gravi come nella gengivite acuta degenerativa necrotizzante o nelle gengiviti di vecchia data.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.