Con il termine edema si intende un accumulo eccessivo di liquidi nelle cellule e nei tessuti interstiziali ovvero nello spazio tra le cellule stesse. Il più delle volte l’edema si presenta in una zona ben precisa del corpo ma, in alcuni casi, può anche interessare l’intero organismo.
Le cause dell’edema
Sono tante le possibili causa di un edema. Un forte scompenso cardiaco, soprattutto nei pazienti immobilizzati, può ostacolare il corretto deflusso del sangue colpendo gli arti inferiori. Anche un aumento consistente della pressione arteriosa può portare a un edema, così come la ritenzione di cloruro di sodio nei tessuti. Un’ossigenazione scarsa del sangue, inoltre, comporta un forte aumento della permeabilità dei vasi capillari con aumento notevole della possibilità della formazione dell’accumulo dei liquidi. I malati più soggetti ad edema sono quelli che soffrono di problemi renali e epatici. Ma l’edema può scatenarsi anche in casi di grave malnutrizione, al termine di una lunga malattia infettiva o in seguito a processi infiammatori acuti. Infine tra le cause si registra anche l’evento traumatico dovuto a una brutta caduta.
Forme di edema
Esistono diverse forme di edema a seconda della parte del corpo colpita:
- Edema di Quincke o angioedema: riguarda la laringe e può portare a complicazioni respiratorie. Spesso è causato da allergie.
- Edema nutrizionale: una grave malnutrizione, in particolare per l’assenza di una dose adeguata di proteine, può diminuire notevolmente la pressione oncotica, ovvero la capacità delle proteine stesse di attrarre a sé i liquidi. Ciò può portare alla formazione dell’edema.
- Edema cardiaco: l’insufficienza cardiaca porta inevitabilmente a una circolazione sanguigna inadeguata. Sono soprattutto gli arti inferiori, più lontani dal cuore, a soffrirne.
- Edema infiammatorio: si manifesta in casi di acute infiammazioni.
- Edema polmonare: può essere causato da insufficienza cardiaca oppure dall’inalazione di sostanze tossiche per il nostro organismo. I liquidi in eccesso di formano nei polmoni mettendo a rischio l’intero apparato respiratorio del paziente.
- Edema nefritico: colpisce la zona periorbitale nel momento più acuto di una nefrite.
Sintomi di edema
I tessuti colpiti da edema si presentano molto gonfi rispetto ai tessuti circostanti e di un colore piuttosto pallido. In caso di taglio, lasciano fuoriuscire grandi quantità di liquido. Senza ricorrere al bisturi è possibile diagnosticare la presenza di un edema pressando con un dito il tessuto che appare gonfio e pallido: nel caso in cui si sia davvero formato un accumulo di liquidi, si creerà una temporanea fossetta chiamata Fovea.
Le cure
Una terapia farmacologica basata su diuretici può risolvere il problema in poco tempo. I pazienti, inoltre, devono limitare fortemente l’assunzione di altri liquidi e del sale. Nei casi più gravi, invece, può essere necessario ricorrere alla dialisi.
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