L’eczema non è una malattia unica ma la rappresentazione finale di molteplici malattie che, generalmente, interessano la cute quali, per esempio, la dermatite atopica, la dermatite da contatto o la dermatite seborroica. L’eczema consiste in una reazione che si manifesta principalmente con un processo infiammatorio superficiale pruriginoso.
L’eczema può comparire già nella prima infanzia (crosta lattea) e associarsi a manifestazioni allergiche come l’asma. La sua evoluzione si realizza con l’alternarsi di fasi critiche cui seguono periodi di remissione dei sintomi. Il decorso della malattia può durare tutta la vita ma può anche comparire episodicamente in età più avanzate in soggetti particolarmente predisposti.
Le cause dell’eczema
L’eczema che deriva da una dermatite da contatto è, per lo più, una malattia professionale che si genera dal contatto continuo con sostanze specifiche, il più delle volte prodotti chimici, fortemente aggressive. L’eczema atopico deriva da una risposta allergica e cronica a normali stimoli ambientali. L’eczema seborroico si origina da un’alterata composizione del sebo in cui risultano aumentate le quantità di trigliceridi, paraffine e colesterolo. Altra possibile causa di eczema sono le allergie alimentari ad uno o più alimenti quali, per esempio, latte e derivati, cioccolato, uova.
Forme di eczema
Esistono due forme di eczema in base alle cause che danno origine alla reazione:
- Eczema endogeno: atopici, seborroici, microbiali, disidrotici, nummulari, Lichen simplex.
- Eczema esogeno: allergici, da contatto o irritativi.
Sintomi e diagnosi dell’eczema
Nell’insorgere l’eczema è caratterizzato da arrossamento, prurito, comparsa di piccole vescicole, essudazione e formazione di croste. Quando l’eczema cronicizza s’instaurano processi di esfoliazione, lichenificazione e, spesso, pigmentazione. Il prurito ha un’intensità variabile a seconda del tipo di eczema ed il grattarsi, pur apportando un minimo sollievo momentaneo, aggrava la situazione.
Nell’eczema da contatto si riscontra una prima fase di sensibilizzazione; con il protrarsi del contatto con la sostanza responsabile la prima reazione sarà un arrossamento a cui seguirà l’eruzione di piccole vescicole da cui, in seguito, uscirà un essudato che, seccandosi, formerà delle croste. Funzionando la terapia le croste diverranno squame che si potranno rimuovere mentre se la malattia cronicizza la pelle si inspessisce e ci sarà un’estensione della parte colpita, anche lontano dal punto iniziale.
Nell’eczema atopico si distinguono la forma infantile che si presenta con croste e secrezioni localizzate generalmente al volto, al collo e agli arti; quella dei bambini fino ai due anni di età che si manifesta preferibilmente su capo, collo e zone flessorie degli arti e quella degli adulti che si localizza in zone più precise e circoscritte.
Per giungere ad una diagnosi di questa malattia, oltre che basarsi sul rilievo visivo del tipo di eruzione e della parte del corpo interessata, per riuscire a stabilire la natura esatta dell’eczema, assumo grande importanza le informazioni che il medico può ricevere dal paziente sul quando è iniziato, com’è stato il decorso, con cosa ha già tentato di curarsi e con quali risultati. Purtroppo molto raramente si riesce ad individuare la causa esatta per poterla eventualmente eliminare e ci si dovrà impegnare solo nel controllo dei sintomi.
Le cure
Per cercare di curare questa patologia la terapia si basa essenzialmente su tre tipi d’intervento:
- L’eliminazione delle sostanze irritanti o allergeniche quando le si conoscano;
- Idratazione adeguata della cute e impiego di cortisonici per uso topico la cui potenza deve essere valutata dal medico così come la forma (unguento, crema o pomata);
- L’uso di antistaminici per via orale nei casi di prurito molto intenso e sempre su consiglio medico.
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