Con il termine "cardiomiopatia" possiamo definire un insieme di patologie che colpiscono il tessuto muscolare del cuore. Possono essere conseguenza di altre malattie o congenite.
Le cause della cardiomiopatia
Le cardiomiopatie possono essere suddivise in due gruppi, a seconda di qual è la loro causa.
Da un lato ci sono le cardiomiopatie estrinseche, che sono conseguenza di altre patologie non direttamente relazionate con il miocardio. Si può dire che la maggior parte delle cardiomiopatie è estrinseca, dato che una delle sue cause più comuni è l'ischemia.
Dall'altro lato ci sono le cardiomiopatie intrinseche, portate da un indebolimento del miocardio la cui causa non è imputabile a una patologia esterna. Le cardiomiopatie intrinseche dipendono normalmente da fattori genetici, infezioni virali o sono conseguenza di tossicomania e alcolismo.
Forme di cardiomiopatia
Le cardiomiopatie estrinseche sono catalogate facendo riferimento alla patologia che le ha provocate, per esempio: cardiomiopatia ipertensiva, cardiomiopatia valvolare, cardiomiopatia infiammatoria, cardiomiopatia per malattia metabolica sistemica.
Le cardiomiopatie intrinseche sono invece suddivise in tre categorie diverse, a seconda della disfunzione che le caratterizza:
- Cardiomiopatia dilatativa: è la forma più comune e una delle principali ragioni per un trapianto di cuore. La cardiomiopatia dilatativa produce un ingrossamento del cuore che implica una riduzione drastica della sua capacità di pompare sangue.
- Cardiomiopatia ipertrofica: dipende da fattori genetici. In questa variante della cardiomiopatia, l'ipertrofia del muscolo può ostruire il flusso sanguigno e impedire che il cuore funzioni correttamente.
- Cardiomiopatia restrittiva: rappresenta una condizione poco comune, nella quale le pareti del ventricolo diventano dure e perdono elasticità, pur senza soffrire nessuna ipertrofia. Anche in questo caso, il flusso sanguigno è ostacolato.
Sintomi della cardiomiopatia
La patologia può essere asintomatica. In alcuni casi può manifestare i sintomi tipici dell'ostruzione aortica: stanchezza, difficoltà nel respiro, dolori anginosi e svenimenti. Purtroppo, in altri casi, può provocare la morte improvvisa per arresto cardiaco.
Le cure
Se la malattia è rilevata per tempo, esistono cure mediche, quali la somministrazione di farmaci vasodilatatori e diuretici. Tuttavia, nella misura in cui la patologia avanza, l'unica cura possibile è il trapianto di cuore. In casi eccezionali, è possibile allungare la vita del paziente attraverso sistemi di assistenza ventricolare meccanica.
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