Farmaci preziosissimi e indispensabili per combattere molte infezioni batteriche, gli antibiotici possono però diventare un'arma a doppio taglio. Se utilizzati in modo scorretto, come purtroppo non di rado avviene, si rischia di fare più danni che altro. Vanno quindi assunti con cognizione di causa, seguendo con scrupolo le indicazioni del medico.
Su questi farmaci c'è ancora troppa ignoranza: a cosa servono? Quando sono davvero utili? Come va seguita una terapia antibiotica? Ecco una breve guida al loro utilizzo.
Quando gli antibiotici sono utili
La prima cosa da tenere presente è che gli antibiotici sono molto utili solo per combattere i batteri e quindi tutte le infezioni da essi provocate (tipo polmoniti, tonsilliti e meningiti). Non hanno invece alcuna utilità in caso di infezioni di tipo virale: contro i virus sono proprio inefficaci. Non vanno quindi usati, perché non servirebbero a niente (o addirittura potrebbero nuocere) in caso di influenza, raffreddore, tosse, faringite o bronchite: sono tutte malattie virali.
No al fai da te
Con gli antibiotici non bisogna comportarsi come se si avesse a che fare con un semplice farmaco da banco: ad esempio, assumere un antibiotico di propria iniziativa senza prima aver consultato un medico è un errore da evitare. Solo il dottore, dopo aver visitato il paziente ed effettuato la diagnosi, può prescrivere un antibiotico, qualora serva davvero. Inoltre, va scelto l'antibiotico giusto e solo il medico può fare questa scelta. Dopo aver verificato un'infezione batterica in corso, il medico prescriverà l'antibiotico più efficace per combattere il batterio che ha causato la patologia. Potrà quindi scegliere, in base alla malattia, fra le due grandi tipologie di antibiotico: ad ampio spettro (efficace su vari tipi di batteri e infezioni) o a spettro limitato (efficace solo su alcuni tipi di batteri e di infezioni).
Regole da seguire per l'assunzione degli antibiotici
Una volta che il dottore vi ha prescritto un antibiotico, è molto importante seguire con scrupolo la terapia, rispettando gli orari di somministrazione del farmaco e la durata della terapia stessa.
Perché svolga la sua azione con efficacia, l'antibiotico va infatti assunto a intervalli di tempo regolari (ad esempio, ogni 6 o 12 ore): prendetelo quindi sempre alla stessa ora, ovviamente rispettando il dosaggio.
Inoltre, è molto importante continuare ad assumere l'antibiotico per tutta la durata della terapia. Se il medico vi ha detto di prendere il farmaco per 5 giorni, fatelo, senza sospenderlo al terzo o quarto giorno solo perché vi sentite bene e i sintomi sono scomparsi (questo è un errore molto comune). Il fatto che non ci siano sintomi non significa che non possano essere rimasti batteri patogeni che potrebbero farvi stare male una seconda volta.
Il medico va consultato anche nel caso in cui sorgano problemi o effetti collaterali particolari: in ogni caso, non sospendete mai la terapia senza prima aver contattato il dottore.
Rischi di un utilizzo scorretto degli antibiotici: la resistenza batterica
Rispettare le regole che abbiamo appena descritto è molto importante perché un utilizzo inappropriato degli antibiotici può avere conseguenze anche gravi. Una delle conseguenze peggiori è la cosiddetta “resistenza batterica”. Quando si usano antibiotici con poca cautela, assumendoli anche se non necessario, c'è il rischio che i batteri diventino resistenti, ovvero acquisiscano la capacità di contrastare l'azione dell'antibiotico: in questo modo il farmaco diventa del tutto inefficace. Si tratta di un problema da non sottovalutare: se le persone continuano ad usare in modo sbagliato gli antibiotici, a lungo andare alcune infezioni batteriche diventeranno incurabili, perché non ci sarà un antibiotico in grado di debellare il batterio patogeno.
Si può scongiurare il rischio solo imparando ad utilizzare in modo corretto questi farmaci!
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