Finché c’è l’amore due partner stanno insieme: quando uno dei due si disinnamora, non ha più senso portare avanti la relazione. Tutto lineare e matematico: ma proprio per questo in amore non funziona. Il fatto che molte coppie restino insieme anche quando l’amore finisce ci fa capire che ci sono molti fattori che complicano le cose e che rendono difficile dire basta. Soprattutto quando si sta insieme da molti anni, si ha paura di deludere il partner, di suscitare il disprezzo di conoscenti e parenti, di sentire la mancanza delle abitudini o di dover affrontare troppe fatiche quotidiane e troppe spese da soli. In molti casi quindi si trascina la situazione fino all’irrompere di un evento che scuota la mente e apra gli occhi, ad esempio un tradimento.
Ma esiste un modo “giusto” per lasciarsi?
Se per giusto intendete indolore la risposta è no: chiudere una storia che è stata importante, provoca sofferenza sia in chi lascia che in chi viene lasciato.
Su chi dice basta grava il peso di una responsabilità grande al quale spesso si aggiunge il senso di colpa per aver fatto del male al partner e la frustrazione per un progetto di vita insieme.
Chi viene lasciato invece, soprattutto se è ancora innamorato, deve sopportare l’idea di non essere più ricambiato e si farà tante domande senza risposta. Non sempre colpevolizzare chi lascia serve a sentirsi meglio anche perché nella maggior parte dei casi, con un esame di coscienza, ci si rende conto che le responsabilità sono da condividere o che sussistevano dei problemi di sintonia e affinità.
Lasciarsi è quindi un percorso che genera inevitabilmente dolore in tutte le persone coinvolte. Ma ciò non toglie che c’è modo e modo di lasciare. Se lui non provasse più le stesse cose per voi, preferireste che ve ne parlasse chiaramente e in modo sincero o che fingesse di nulla per mesi e mesi logorando la vostra storia con litigi quotidiani? Mettersi nei panni del partner ci fa capire meglio quanto sia importante agire con tatto e rispetto ma al tempo stesso con decisione.
Quello di cui avete bisogno in primis è un piano: dovete avere ben chiaro in mente cosa fare e come muovervi perché fissarvi degli obiettivi vi aiuterà a trovare la forza di raggiungerli. Pensate bene a tutte le ragioni che vi spingono a prendere questa decisione (se necessario scrivetevele): questo vi servirà quando, ai primi accenni di nostalgia, avrete voglia di tornare sui vostri passi.
Quando decidete di parlare con il partner siate diretti e guardatelo negli occhi: evitate assolutamente di coinvolgere altre persone e di usare dispositivi tecnologici quali cellulare o Facebook per evitare il confronto diretto. Dopo tanto tempo insieme il minimo che gli dovete è una spiegazione sincera e di persona.
Non cercate scusanti per giustificarvi perché quelle che vi appaiono come scorciatoie potrebbero essere per lui o per lei spiragli di speranza a cui aggrapparsi. Non alimentate false speranze proponendo pause di riflessioni se già siete sicure che la vostra è una decisione definitiva. Non aspettatevi neppure che dopo questo confronto tutto finisca in modo netto: uno dei due potrebbe aver voglia di risentirsi e probabilmente dovrete vedervi più volte per regolare faccende di ordine economico e pratico, soprattutto se vivevate insieme.
Una volta trovato il coraggio di chiudere, non restare a casa a pensare a quello che è successo e che avete perso: cercate di trovare nuovi interessi, di conoscere altre persone, insomma di arricchire la vostra vita. Non è un banale “chiodo schiaccia chiodo” quello che vi sto suggerendo ma spesso uno dei motivi per cui le persone non riescono a lasciarsi è perché durante il fidanzamento si sono private di una vita sociale al di fuori della coppia e quindi hanno paura di restare sole.
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