Ogni coppia prima o poi si trova ad attraversare dei periodi di crisi e di incomprensione, per i motivi più svariati (lavoro, figli, sessualità, divergenze caratteriali...). A volte si è in grado di superare i propri problemi da soli, senza ricorrere a un aiuto esterno. Ma alle volte le crisi di coppia si strascinano molto a lungo, rischiando di portare alla rottura. In questi casi può essere molto utile rivolgersi a un terapista di coppia, ovviamente se c'è la volontà da parte di entrambi di tentare di ricucire il rapporto. Vediamo meglio in cosa consiste la terapia di coppia e quando è indicata.
Cos'è la terapia di coppia e come funzionaQuando si parla di terapia (o psicoterapia) di coppia si intende un percorso terapeutico che si pone l'obiettivo generale di aiutare una coppia in crisi a superare i propri problemi.
L'intervento, portato avanti da un terapeuta familiare esperto, deve essere focalizzato sulle problematiche specifiche di ogni coppia: non esiste quindi una procedura standard uguale sempre e comunque. Il modo in cui viene condotto l'intervento è piuttosto
declinato in base ai problemi di ogni singola coppia, al grado di resistenza che oppone e ad altre variabili. Un buon terapeuta saprà valutare ad esempio se la terapia deve riguardare solo i due diretti interessati (come avviene nella maggior parte dei casi) oppure se è necessario coinvolgere anche altri componenti del nucleo familiare.
Ma quanto dura una terapia di coppia? Anche la durata dipende dall'entità dei problemi da risolvere: in media, gli incontri hanno all'inizio cadenza settimanale e, dopo un certo lasso di tempo (variabile a seconda dei casi), quindicinale.
Obiettivi della terapia di coppiaScopo generale della terapia di coppia è dunque quello di aiutare i coniugi (o conviventi) a superare i loro problemi. Scendendo più nello specifico, la terapia di coppia cerca di:
- Definire in modo chiaro e preciso le problematiche presentate dai due coniugi, portando alla luce tutti i conflitti irrisolti
- Definire gli aspetti critici del modo di relazionarsi interno alla coppia
- Proporre nuove modalità relazionali e che permettano ai coniugi di gestire in modo autonomo i possibili conflitti futuri
- Fare in modo che la coppia ritrovi un equilibrio stabile e soddisfacente fra distanza e vicinanza: nessuna delle due modalità relazionali dev'essere esasperata
- Mantenere vivo il desiderio sessuale
In quali casi la terapia di coppia può essere utileLa terapia di coppia è indicata in diversi casi. Sono tante infatti le situazioni in cui si può trarre beneficio da un percorso terapeutico. La situazione più tipica si ha quando la coppia è arrivata ad un punto di crisi tale da
non riuscire più a comunicare in modo funzionale. Oppure, può essere che solo un coniuge senta sofferenza e disagio all'interno del rapporto e avverta il bisogno di cambiare lo stile relazionale instaurato.
Quando poi in una situazione di crisi ci sono
di mezzo dei figli, la terapia è ancora più caldamente consigliata, soprattutto se non si riesce a tenerli fuori dai problemi.
L'intervento terapeutico è indicato ed è generalmente molto efficace anche in caso di
difficoltà sessuali.Oppure, si può decidere di fare un percorso terapeutico quando si ha bisogno di un supporto in una specifica fase della propria vita di coppia. Ad esempio, perché si sta vivendo
un periodo di particolare difficoltà (dovuta a malattia, stress, problemi economici o lavorativi, lutto in famiglia...) o perché un cambiamento repentino (pensionamento, nascita di un figlio, trasferimenti..) ha scombussolato gli equilibri della coppia.
La terapia può essere intrapresa anche in mancanza di reali problematiche, se entrambi i coniugi lo desiderano: in questi casi va intesa come uno strumento utile
per migliorare la relazione (anche le coppie che sembrano perfette possono migliorare!) e per conoscere in modo più approfondito se stessi e il partner.
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