"Iperidrosi" è il termine scientifico con cui si indica la sudorazione eccessiva: si tratta di un disturbo che affligge parecchie persone e che comporta anche risvolti psicologici di non poco conto. Solitamente, infatti, sono zone come le mani e le ascelle a essere interessate da questo problema, che può quindi diventare parecchio imbarazzante.
Le cause dell'iperidrosiLe cause dell'iperidrosi non sono completamente chiare e definite. Fisiologicamente parlando, l'iperidrosi è determinata da un lavoro eccessivo delle ghiandole sudoripare, in alcuni casi dovuto a cause di tipo fisico: fra le più comuni figurano
disfunzioni del sistema endocrino, ipertiroidismo, menopausa, squilibri ormonali, obesità.Spesso però a scatenare l'iperidrosi non c'è alcuna reale causa fisica. In tutti questi casi è con ogni probabilità
la componente psicologica a giocare un ruolo determinante.
Ansia ed eccessiva emotività sarebbero alla radice del problema e andrebbero ad alimentare un circolo vizioso difficile da spezzare: l'ansia provocherebbe la sudorazione e il fatto di sudare renderebbe il soggetto ancora più ansioso peggiorando così il problema.
Forme di iperidrosiEsistono due diversi tipi di iperidrosi:
- Iperidrosi primaria o essenziale: non è originata da una precisa patologia fisica, pertanto non è possibile definirne con precisione la causa. Di solito interessa zone come le mani e le ascelle e per questo motivo può risultare particolarmente fastidiosa: le ascelle per via delle chiazze sui vestiti e del cattivo odore e le mani perché sono molto esposte e averle sempre sudate può essere motivo di grande imbarazzo nel lavoro e nelle relazioni sociali
- Iperidrosi secondaria: a differenza della primaria, è originata da un ben determinata causa fisica (ad esempio, alterazioni del sistema endocrino)
Sintomi dell'iperidrosi Unico sintomo dell'iperidrosi è la sudorazione stessa: dal momento che ben due terzi delle ghiandole sudoripare si trovano nelle mani, spesso la sudorazione eccessiva interessa proprio le mani (soprattutto in caso di iperidrosi primaria). Tuttavia può colpire anche ascelle, volto, piedi, tronco e cosce.
Le cureLa cura dell'iperidrosi va scelta anzitutto sulla base delle cause che l'hanno scatenata: se si tratta di iperidrosi secondaria, il medico saprà, sulla base dei risultati degli esami diagnostici, consigliare la terapia causale più adeguata.
In caso di iperidrosi primaria si può invece scegliere fra i seguenti trattamenti (sono i più comuni e i più efficaci):
- Terapia con antitraspiranti: consiste nella somministrazione di farmaci antitraspiranti (ovvero farmaci a base di cloruro di tannina, alluminio e glutaraldeide).I risultati che si ottengono con questo tipo di terapia non sono però definitivi
- Tecnica dell'ionoforesi: si applica alla zona interessata da ipersudorazione (dopo averla immersa in soluzione elettrolitica) una corrente di bassa intensità, attraverso un generatore. I condotti delle ghiandole sudoripare vengono così otturati dalla corrente. Anche questo trattamento non è tuttavia definitivo, gli effetti durano solo per qualche tempo
- Terapia con tossina botulinica: perfetto per l’iperidrosi ascellare, questo trattamento blocca le terminazioni nervose delle ghiandole sudoripare. Si effettua semplicemente facendo l’iniezione della tossina botulinica nel cavo ascellare. Anche in questo caso, però gli effetti non sono definitivi: dopo 5-6 mesi è necessario ripetere il trattamento
- Chirurgia: i trattamenti chirurgici si rivelano un rimedio particolarmente valido soprattutto per l'iperidrosi palmare, quella ascellare e quella facciale. Si tratta di una chirurgia mini invasiva videotoracoscopica che solitamente permette di ottenere buoni risultati: e soprattutto definitivi, a differenza degli altri trattamenti
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.