La febbre consiste nell’aumento della temperatura al di sopra della normale soglia, che si aggira intorno ai 37° C (tra i 36,4 e 37,4° C).
La febbre è uno dei sintomi più frequenti utilizzati dal corpo umano per segnalare anomalie nel normale funzionamento dell’organismo. La febbre, infatti, è lo strumento che il corpo umano usa per ostacolare la moltiplicazione degli organismi infettanti; questi organismi, infatti, non riescono a sopravvivere ad una temperatura maggiore di quella corporea.
Le cause della febbre
Virus e batteri sono i fattori che maggiormente provocano la febbre. Il corpo umano, attraverso l’aumento della temperatura, è in grado di debellare questi germi. La febbre è generata dall’alterazione del sistema di termoregolazione dell’ipotalamo, che reagisce alle citochine, peptine secrete dai virus e i batteri. L’azione dell’ipotalamo è fondamentale per la distruzione dei germi che infettano l’organismo.
Oltre a virus e batteri, talvolta la febbre può essere causata da malattie specifiche, da intolleranze o da reazioni ad alcuni medicinali.
Le forme di febbre
A seconda degli sbalzi di temperatura che l’individuo rileva, la febbre si divide in:
- Continua: la temperatura rimane piuttosto costante (con oscillazioni inferiori a 0.5° C) per tutto il periodo in cui il sintomo si manifesta. Può raggiungere anche temperature elevate che persistono nel tempo. È il tipo di febbre più frequente in caso di polmonite;
- Remittente: la temperatura subisce almeno 2 oscillazioni giornaliere di 2-3° C;
- Intermittente: la temperatura aumenta e diminuisce più volte nell’arco della stessa giornata fino a tornare ad un livello non troppo alto la mattina successiva;
- Ricorrente: questo tipo di febbre si manifesta soprattutto con alcune malattie come la malaria. In questi casi la febbre è alternata a periodi in cui il livello della temperatura ha valori normali, per poi ricomparire improvvisamente.
Sintomi della febbre
La febbre, essendo essa stessa un sintomo, non ha sintomi. Si presenta però in concomitanza con altri sintomi. I principali sintomi sono nausea, disappetenza, debolezza, pallore, brividi. La causa sono le citochine che, entrando nel corpo, sviluppano un’azione dolorifica.
Le cure
Poiché la febbre è una reazione ad un attacco esterno, essa stessa può essere considerata una vera e propria cura. Per questo motivo, se non incorrono complicazioni che potrebbero aggravare lo stato di salute, è sconsigliabile l’utilizzo di antipiretici o antibiotici (che abbassano le difese immunitarie).
Soprattutto nel caso in cui la febbre non sia troppo alta, quindi, non è necessario somministrare alcun medicinale; è molto utile, piuttosto, sottoporsi ad un periodo di calma e riposo, con una alimentazione leggera, abbondante assunzione di liquidi che allontanano il rischio di disidratazione.
Se invece la febbre è elevata è possibile (sempre sotto consiglio medico) somministrare medicinali in grado di stabilizzare la temperatura a livelli normali, soprattutto nel casi in cui i pazienti siano anziani o bambini, perché mal sopportano temperature troppo alte. La febbre e la sensazione di malessere possono essere alleviati applicando sulla fronte del bambino alcune pezze bagnate, che evitano la disidratazione.
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