La cefalea è un sintomo molto comune di dolore alla testa che può diventare molto invalidante, ma che raramente porta alla morte. Vari eventi come, ad esempio un’influenza, possono provocare dolori al capo che, pur potendo essere acuti, sono transitori. In altri casi, invece, la cefalea assume carattere problematico grave in quanto può ripresentarsi spesso e con dolori molto forti al punto da impedire un qualsiasi tipo di attività, compresa quella lavorativa, ed è appunto in questi casi che la cefalea diventa una malattia che deve essere valutata da un medico che saprà anche prescrivere la giusta terapia.
Le cause della cefalea
Le cause possono essere molteplici e dipendono molto dal tipo di cefalea in atto. Esiste una classificazione della cefalea, che definisce “cefalee primarie” quelle che insorgono indipendentemente da altre patologie
Cranio-facciali e “cefalee secondarie” quelle che si originano da un’altra patologia in atto. Esistono anche cefalee da cause ignote.
Classificazione della cefalea
Esistono due forme di cefalea:
- Primaria: non insorge in seguito ad altre patologie e si suddivide in:
- Emicrania;
- Cefalea a grappolo;
- Cefalea di tipo tensivo (CTT);
- Cefalea da stress e psicogena.
- Secondaria: insorge come sintomo di un’altra patologia in atto:
- Post - traumatica;
- Da lesioni intracraniche di origine vascolare (edema cerebrale, malformazione vascolare, ecc.) e non vascolare (neoplasie e altre patologie occupanti spazio o sostitutive);
- Da lesioni extracraniche (naso, orecchio, occhio, bocca);
- Da infezioni (meningee, cranio-facciali e sistemiche);
- Da nevralgia facciale tipica e atipica (nevralgie craniche, nevralgie post-erpetiche, ecc.);
- Da allergia;
- Secondarie a patologia metabolica o endocrina (ipoglicemia, insufficienza respiratoria, insufficienza renale, ecc.);
- Da farmaci e tossici esogeni (es. alcool).
Sintomi della cefalea
La cefalea generalmente si manifesta con un dolore diffuso a tutta la testa, a differenza dell’emicrania, dove il dolore si presenta tipicamente da un solo lato. Se il dolore è molto intenso, può essere accompagnato da un evidente fastidio alla luce e al rumore e dalla comparsa di nausea e vomito. Nelle forme secondarie, il dolore può accompagnarsi ad altri sintomi causati dalla patologia primaria; in caso di stress, ad esempio, oltre al dolore può esserci un aumentato ritmo cardiaco (tachicardia).
Oltre alla rilevazione dei sintomi, della frequenza, della durata e della lateralità, sono stati definiti speciali protocolli diagnostici per poter individuare con certezza il tipo di cefalea e il suo grado di gravità. Poiché la cefalea può essere il sintomo di patologie decisamente gravi, a fronte di un dolore molto forte e continuo, è bene richiedere una visita medica evitando di sottovalutare la situazione.
Le cure
Per la cefalea occasionale in cui il dolore è transitorio, in genere, basta assumere analgesici o farmaci anti-infiammatori non steroidei (fans), meglio se in formulazione ad azione rapida come i granulari in bustina da sciogliere in acqua, e stare a riposo.
Nei casi di cefalee primarie le terapie sono interdisciplinari e ad integrare la terapia farmacologica può intervenire, ad esempio lo psicologo che, insegnando tecniche di rilassamento e di controllo dello stress, può aiutare molto nel ridurre la frequenza ed il dolore nella manifestazione della crisi.
Per il trattamento delle cefalee secondarie occorre riferirsi alla patologia di base. In caso di mal di testa persistente che si ripresenta più volte in un mese, è consigliato rivolgersi al medico che potrà valutare meglio il tipo di cefalea e la terapia più indicata.
È necessario andare subito dal medico se il mal di testa si presenta all’improvviso, con un dolore forte o se in associazione compaiono febbre, spossatezza, difficoltà nella vista, difficoltà nel parlare, dolore o rigidità al collo.
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