Molte persone apprezzano l’utilizzo della
curcuma per insaporire diversi piatti, soprattutto quelli della cucina indiana, in cui questa spezia costituisce uno dei principali ingredienti del curry. La curcuma ha però anche molte altre
proprietà benefiche per il nostro corpo. È noto, infatti, che sia utile per la
depurazione di tutto l’apparato gastrointestinale e che serva a prevenire molte patologie del fegato e dei reni. Ha poi proprietà
antiossidanti e
antinfiammatorie, oltre a poter essere impiegata come
cicatrizzante e
stabilizzatore glicemico.
Una proprietà meno nota della curcuma è il fatto che sia uno degli
alimenti che fanno bene alla prostata, la ghiandola che fa parte dell’apparato riproduttore maschile e che può essere soggetta, soprattutto in età avanzata, a diverse patologie. Ecco tutte le informazioni indispensabili su
curcuma e prostata.
Curcuma e cancro alla prostataLa
curcumina è il principale principio attivo presente nella curcuma e le conferisce il suo particolare colore giallo-arancio. La curcuma che noi conosciamo è in realtà il rizoma (cioè il particolare tipo di fusto) essiccato e macinato di una pianta chiamata
Curcuma Longa, la varietà più diffusa. La curcumina è stata sottoposta a numerosi studi clinici che hanno evidenziato le sue
doti antitumorali, applicabili anche al cancro alla prostata. In particolare,
uno studio della Rutgers University del New Jersey consultabile online, ha evidenziato le virtù antitumorali della curcumina per la
prevenzione del cancro alla prostata e di quello del colon retto.
Curcuma e altre patologie della prostataOltre al cancro esistono molte altre malattie, meno gravi, che possono interessare la prostata e per la cui prevenzione può assumere un ruolo importante la curcuma. La
prostatite, ad esempio, è un’infezione della ghiandola prostatica e può manifestarsi in forma acuta o cronica e comparire anche in giovane età. Maggiormente contratta dagli uomini in età matura è invece l’
ipertrofia prostatica benigna, una patologia molto diffusa e comunemente nota come “prostata ingrossata”, che colpisce fino all’80% degli uomini oltre i 70 anni. L’assunzione regolare di curcuma, già dopo i 45-50 anni, può quindi aiutare a prevenire l’insorgenza di questa disfunzione.
Come assumere la curcuma: dose giornalieraIl primo modo per assumere più curcuma e apportare benefici alla prostata è ovviamente quello di usare questa profumata e colorata spezia
nella cucina di tutti i giorni, magari sostituendola parzialmente al sale, con un ulteriore effetto benefico per l’organismo. In particolare, l’utilità della curcuma per la prostata viene potenziata quando questa spezia è abbinata ad alimenti che contengono fenetil isotiocianato, una sostanza presente in molte verdure, come
broccoli,
crescione,
cavoli,
cavolfiore,
cavoletti di Bruxelles.
Negli ultimi anni, inoltre, è disponibile sul mercato la
curcumina in capsule, acquistabile nelle farmacie, nelle erboristerie e su alcuni siti specializzati. Ovviamente, quando si decide di assumere la curcumina in capsule è sempre bene
leggere con grande attenzione il foglietto illustrativo che accompagna la confezione per verificare dosi e modalità di assunzione.
ControindicazioniSebbene la curcuma sia molto salutare per la prostata, alcuni soggetti non dovrebbero eccedere nel suo utilizzo, come chi soffre di
calcoli alla colecisti o alle vie biliari oppure chi sta facendo uso di
farmaci anticoagulanti. Inoltre chi si sta sottoponendo a
trattamenti chemioterapici dovrebbe porre particolare attenzione nell'assunzione di curcuma in capsule e verificare se sia opportuno tale trattamento consultando il proprio medico. Più in generale, l’assunzione di curcuma, soprattutto ad alti dosaggi, può comportare alcuni
effetti collaterali, come la comparsa di nausea, vomito o dissenteria.
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