La Cola è una pianta arbustiva sempreverde originaria dell’Africa occidentale e diffusa in tutti i paesi a clima tropicale umido, come India, Indonesia, Jamaica e Brasile. In fitoterapia vengono utilizzati i semi e i frutti, chiamati anche noci, che sono una vera e propria miniera di caffeina, teobromina e xantine. Vediamo allora insieme quali sono le proprietà della noce di cola, qual è il dosaggio consigliato e se esistono eventuali controindicazioni.
Proprietà della noce di cola
La noce di cola è per così dire un “parente” del caffè, ma a differenza di esso rilascia i suoi principi attivi lentamente e, per questo, ha un’azione più graduale. Grazie alla caffeina (il quantitativo è leggermente superiore ai semi di caffè) e alla teobromina di cui è altrettanto ricca (una sostanza stimolante contenuta anche nel cioccolato) ha proprietà toniche, eccitanti e ricostituenti; diminuisce la percezione della fatica e dell'affanno, migliora la contrattilità cardiaca, l'efficienza nervosa e quella cerebrale.
La noce di cola vanta anche un’azione leggermente diuretica, termogenica e brucia grassi, inoltre è in grado di contrastare la sensazione di appetito, tutte caratteristiche che la rendono estremamente utile in un programma di perdita di peso. I preparati a base di cola, però, non devono assolutamente essere assunti alla sera, poiché possono provocare insonnia.
Dosaggio: come usare la noce di cola
Il dosaggio raccomandato è compreso tra i 2 e i 6 grammi. La noce di cola si può assumere sotto forma di polvere, 1 cucchiaino ( circa 1 g) da sciogliere nel tè o nella cioccolata, 1 o 2 volte al giorno. È possibile preparare anche una tisana, lasciando in infusione 1 g di polvere in 100 ml di acqua ben calda. Si bevono 1-3 tazze al giorno. La noce di cola si può assumere poi anche in tintura madre o capsule di estratto secco (titolato 10% in caffeina). La dose media è di 30 gocce di tintura madre, 3 volte al giorno o 2/3 capsule al giorno.
Controindicazioni
A causa dell’alto contenuto di caffeina e metilxantine la noce di cola è controindicata in caso di cardiopatia ischemica, ipertensione, ipertiroidismo e insonnia. È sconsigliata anche in gravidanza e durante l’allattamento. Inoltre, sono note interazioni farmacologiche con I-MAO, contraccettivi orali, cimetidina, verapamil, disulfiram, fluconazolo e chinolonici, ormoni tiroidei, adrenalina, alcaloidi della segale cornuta, efedra, sinefrina (ne potenzia gli effetti), anticoagulanti orali (ne riduce l'attività) fenilpropanolamina, litio, benzodiazepine (ne riduce gli effetti sedativi), antiaritmici, ferro (ne riduce l'assorbimento), Aspirina (la caffeina ne aumenta la biodisponibilità), fenitoina, fluorochinolonici, ipriflavone, induttori enzimatici, macrolidi, ticlopidina.
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