Nella società moderna, dominata da vincoli religiosi, il rapporto di coppia è sacro: le relazioni extraconiugali sono condannate, figuriamoci quelle accordate dai partner! Eppure certe pratiche affondano le loro radici nelle antiche società greco-romane, dove nessuno si scandalizzava per orge e scambi di ruoli durante l’atto sessuale.
La pratica dello scambio di coppia è tornata a diffondersi in Europa durante il secondo conflitto mondiale ed è stata importata dall’America. Allora si chiamavano “key party”. Durante queste serate promiscue, i soldati americani e gli altri uomini presenti (accompagnati dalle mogli) gettavano le chiavi di alcune stanze dentro dei vasi e le mescolavano casualmente; erano le donne a pescare le chiavi scegliendo così il partner per la serata.
Quella che era una pratica d’elite, ha poi preso a estendersi: se pensate che ancora oggi lo scambio di coppia sia la perversione di pochi, vi sbagliate. I club privati sono frequentati da coppie di ogni tipo: professionisti, commercianti, lavoratori dipendenti, persone più o meno istruite, laureati etc. L’atmosfera ricreata in questi locali favorisce incontri promiscui.
In Italia si stimano circa 400 club di questo tipo: il primo è stato la Villa di GrottaFerra, vicino Roma. Attualmente il numero maggiore è concentrato in Lombardia, segue il Lazio. Ma la sorpresa nella classifica regionale è per il terzo posto, che spetta alla “tradizionalista” Sicilia.
Molti preferiscono invece mettere gli annunci online e praticare lo scambio di coppia privatamente, “a domicilio”.
Solo una moda?
Ma è solo una moda o ci sono delle motivazioni più profonde che giustificano l’aumento continuo delle coppie scambiste?
Per molti questa pratica nasce dall’esigenza di rompere con la routine ed evitare che l’intesa sessuale si appiattisca.
In molti altri casi lo scambio di coppia viene visto come alternativa cosciente all’inevitabile tradimento: si tratta ovviamente di persone che non credono nella possibilità delle monogamia. Ammettere nel rapporto questo spazio di trasgressione è dunque un modo per evitare di essere traditi alle spalle. Da questa prospettiva non è difficile comprendere perché nella maggior parte dei casi siano soprattutto le donne a spingere per lo scambio di coppia.
Le regole
Non bisogna pensare però a un fenomeno in cui tutto è permesso: anche tra gli scambisti esistono regole e perfino tabù. Non sono, infatti, molto diffusi i rapporti omosessuali tra gli uomini (cosa invece assolutamente non vera per quelli lesbo). È buona regola inoltre incontrarsi solo in club autorizzati, per questioni di sicurezza e anche per motivi legali (il reato di atti osceni in luogo pubblico è sanzionato dal codice penale con una multa pecuniaria e con la reclusione fino a un massimo di 3 anni). Altra regola che tutti gli scambisti dovrebbero rispettare (e speriamo che lo facciano) è quella di usare il profilattico in ogni rapporto per proteggersi dal rischio di infezioni sessualmente trasmissibili.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.