Sapete cosa sono il lingam e la yami? La risposta sarà sì se avete letto approfonditamente il Kamasutra: questi sono, infatti, i termini con cui, nel libro dell’amore per antonomasia, vengono chiamati rispettivamente il pene e la vagina. Ma cosa ci insegna questo libro? E che valore può avere per le coppie odierne un testo datato tra il I e il V secolo? Impariamo a conoscerlo meglio, al di là dei luoghi comuni, e scopriremo insieme aspetti inattesi di questa opera storica.
Molti di voi, pur non avendolo letto, sapranno in via generale che si tratta di un testo che contiene descrizioni di tantissime posizioni erotiche. Questo è sicuramente vero ma semplificare in questi termini il Kamasutra di Mallanaga Vatsyayana è senza dubbio riduttivo. Se il Kamasutra è considerato ancora oggi il libro dell’ars amandi per eccellenza (tanto da essere stato tradotto dal sanscrito in tantissime lingue) è perché, oltre alle posizioni tanto famose, contiene molto di più. Partiamo dal titolo: kama-sutra significa letteralmente “insegnamenti sui piaceri” o “aforismi sull’amore”; questi ultimi sono intesi in un’accezione generale, come piaceri del corpo ovviamente, ma anche della mente e dell’anima. Perché l’eros è in grado di coinvolgere l’essere umano a 360 gradi. L’approccio più sbagliato, e purtroppo molto comune, è quello di interpretare le posizioni del kamasutra come un mero sforzo di acrobazia: non è una ginnastica ma il segreto per raggiungere attraverso l’eros e la sua esplorazione, determinati stati d’animo. Vediamo allora meglio come è strutturato il libro del Kamasutra.
Kamasutra: struttura e divisione in capitoli
Il Kamasutra si compone di 36 capitoli e 7 parti (ognuna è affidata ad uno esperto sul tema):
1. Introduzione (4 capitoli) - sull'amore in generale, il suo ruolo nella vita di un uomo e la classificazione delle donne.
2. Sull'unione sessuale (10 capitoli) - una prima trattazione molto approfondita è dedicata al bacio, poi si passa alla presentazione di vari tipi di preliminari, all’analisi del momento dell’orgasmo e alle ben famose posizioni sessuali.
3. Sull'acquisizione di una moglie (5 capitoli) – la fase del corteggiamento e il matrimonio.
4. Su una moglie (2 capitoli) - il comportamento che si addice a una buona moglie.
5. Sulle mogli degli altri (6 capitoli) – una sorta di manuale della seduzione.
6. Sulle cortigiane (6 capitoli).
7. Sui mezzi per attrarre gli altri a qualcuno (2 capitoli).
È chiaro che la parte più conosciuta è la terza (e spesso viene confusa con l’intera opera): le posizioni sessuali ivi descritte sono 64, tutte associate al nome di un animale, a una metafora aulica o ad un’azione animalesca. Secondo Vatsyayana, infatti, esistevano otto modi di fare l'amore e ognuno prevedeva otto posizioni diverse: da qui quelle che lui definisce molto poeticamente le 64 Arti. Eppure la terza parte occupa solo un quinto dell’opera. Oltre a una guida sempre attuale sull’arte del sesso, possiamo dunque intendere il Kamasutra come una documentazione sui costumi e le tradizioni indiane. Un tesoro che per molti aspetti ha un forte valore storico e culturale.
Il sesso nel Kamasutra
È innegabile comunque che quello che ha reso celebre il Kamasutra è la descrizione completa del godimento sessuale. Il rapporto tra uomo e donna viene descritto come un'unione divina. Nessun accenno al senso del peccato cristiano: il sesso non è mai sbagliato, se non è fatto in maniera frivola. Anzi l’eros viene innalzato ad uno dei quattro sensi della vita (purushartha). Non pensate assolutamente a un testo volgare: è diretto nelle descrizioni sì, proprio perché il sesso viene vissuto liberamente, ma ogni parola esprime pieno rispetto per questo momento carico di significato. Non a caso è scritto in un linguaggio romantico e poetico, sotto forma di aforismi (che in sanscrito sono appunto le sutra). Ad esempio il sesso orale dell’uomo alla donna è indicato come “La porta del Paradiso”. Vi consigliamo quindi assolutamente la lettura integrale di questo testo che può insegnare molto ancora oggi, e non solo sotto le lenzuola.
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