Che la fine di un amore giunga in maniera improvvisa e inaspettata o che fosse prevedibile da tempo, gli effetti possono essere davvero devastanti. Inizialmente non vi rendete conto, o meglio non volete rendervi conto di quello che è successo. Tendete a minimizzare il problema, a non considerarlo, a fare come se nulla fosse successo e la vita potesse continuare uguale a prima.
Ma così non è, ovviamente. La persona che era al centro della nostra quotidianità ed esistenza da un giorno all’altro non c’è più. Anche se è il passo più difficile, l’accettazione della perdita è il primo step, indispensabile, per intraprendere il cammino verso la “rinascita”.
Nel momento stesso in cui si realizza questa perdita, inizia la fase della sofferenza e dell’elaborazione del lutto.
Come nella morte, la perdita di una persona amata va elaborata, interiorizzata e accettata. Questo processo, doloroso e straziante, può durare giorni, mesi, a volte anni. Non esiste un tempo definito per superare la fine di un amore, ognuno di noi è diverso e vive le emozioni in tempi diversi.
In questa fase è bene avere qualcuno vicino con il quale sfogarsi, un amico, un parente o un collega possono diventare la nostra ancora di salvezza nell’elaborare la perdita. Piangere davanti a questa persona, parlarle allo sfinimento, analizzare insieme tutti gli eventuali errori e i sensi di colpa: sono tutti momenti che servono a razionalizzare la perdita e a capirla.
In questo stadio è meglio, per quanto difficile, cercare di allontanarsi definitivamente e in maniera radicale dalla persona amata. Superata la fase di elaborazione del lutto, si potrà provare a costruire un rapporto nuovo, magari di amicizia, con l’ex.
Tuttavia, almeno nei primi tempi, è bene cercare di non vedere, né sentire il vecchio partner. Superare l’elaborazione del lutto, infatti, significa anche trovare una nuova e personale identità, un nuovo cammino da percorrere da soli, indipendenti dal vecchio cammino intrapreso in coppia. Ogni segnale da parte dell’ex amore potrebbe, invece, riaccendere false speranze, con l’effetto di invalidare il processo di elaborazione del distacco già avviato.
Agire e reagire…
In questa fase bisogna poi essere attivi, agire e reagire. Crogiolarsi troppo a lungo nel proprio dolore non è sano e non porta da nessuna parte. Cercate di non aggrapparvi a sogni: difficilmente il rapporto col vostro ex tornerà quello di una volta. Fantasticare sul ritorno del vostro amore è solo un modo di rimandare il problema, un’illusione inutile e controproducente, che quasi mai si realizzerà.
Trovate dentro voi stessi la forza e la motivazione per rialzare la testa e affrontare di nuovo il mondo. All’inizio sarà dura, ma trovare nuovi stimoli vi aiuterà a non pensare troppo e anche a compensare il vuoto lasciato dalla persona amata. Trovate un’attività che vi piaccia e iniziate a praticarla con passione. Ognuno ha i propri rimedi “terapeutici” personali, l’importante è riempirsi la giornata ed evitare di stare troppo a lungo soli e inattivi.
Il tempo guarisce tutto
Sembra una frase fatta, ma il trascorrere del tempo riesce davvero a cicatrizzare le ferite.
Dopo tante lacrime, sofferenza e disperazione arriva un giorno in cui vi svegliate e vi accorgete che potete benissimo vivere senza quella persona. Vi sentite forti e pieni di energia, il mondo vi sorride di nuovo. Avete superato la fine dell’amore. Quando questa fase arriva, significa che si è in un certo senso “guariti”. Ora siete sicuramente più forti di prima e avete anche imparato a conoscervi meglio. Solo a questo punto sarete davvero pronti ad aprire eventualmente il vostro cuore a un nuovo amore.
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