Se avete deciso di sposarvi, uno dei primi passi da affrontare nell’organizzazione delle vostre nozze sarà quello di procurarvi tutti i documenti necessari. Per il matrimonio civile e per il matrimonio cattolico sono necessari alcuni documenti, senza i quali il matrimonio non può avere validità. Vediamoli nello specifico.
Matrimonio civile
Se decidete di sposarvi in Comune dovrete rivolgervi all’ufficio dedicato alla registrazione dei matrimoni nel Comune di competenza. Dovete essere in possesso di un documento d’identità in corso di validità e vi verrà chiesto di portare anche l’atto di nascita e il certificato contestuale (il quale contiene fondamentalmente informazioni anagrafiche). A questo punto dovrete fissare un appuntamento per effettuare il Consenso.
Il Consenso è una procedura ufficiale attraverso la quale il Comune certifica la vostra effettiva volontà di sposarvi. Per il Consenso non vi è la necessità di avere testimoni e può presentarsi anche uno solo dei futuri sposi, purché abbia una delega firmata insieme a codice fiscale e copia della carta d’identità dell’assente.
Una volta effettuato il consenso, il Comune provvederà a esporre le Pubblicazioni. Queste saranno esposte per 8 giorni con il fine di rendere pubblica l’intenzione reciproca dei futuri marito e moglie di contrarre il matrimonio. Chiunque sia contrario può così opporsi ufficialmente. Quattro giorni dopo la fine delle pubblicazioni, i futuri sposi ottengono il nulla osta al matrimonio che deve essere celebrato entro 180 giorni, pena l’invalidamento dei certificati.
Matrimonio cattolico
La procedura più semplice nel caso decidiate di sposarvi in Chiesa è quella di fissare quanto prima un appuntamento con il parroco che vi sposerà. Sarà lui a elencarvi i documenti necessari e anche i passi obbligatori e necessari per avvicinarsi al sacramento del matrimonio.
Vi chiederà come prima cosa il certificato di battesimo e il certificato di cresima che potrete trovare presso la vostra parrocchia. Se vi sposate in una Chiesa diversa dalla vostra, dovrete recuperare quello che viene chiamato lo “Stato dei documenti” e che contiene le vostre informazioni in qualità di fedele. Questo attestato dovrà quindi essere consegnato alla parrocchia in cui avete deciso di sposarvi.
Infine la Chiesa vi richiederà anche l’Attestato di partecipazione al corso pre-matrimoniale, un corso di preparazione al sacramento del matrimonio, che può essere seguito anche in un’altra parrocchia.
Se dopo i 16 anni avete vissuto in una diocesi diversa da quella dell’attuale domicilio è inoltre necessario ottenere anche il certificato di libero. Lo scopo di questo certificato è quello di confermare che il futuro sposo non ha contratto matrimonio durante il periodo trascorso in altra diocesi.
Infine per sposarsi in una chiesa diversa da quella di appartenenza degli sposi occorre anche il nulla osta ecclesiastico.
Casi particolari
Se uno degli sposi non è di nazionalità italiana - Se uno degli sposi è straniero, è necessario avere il Nulla Osta consolare o dell’ambasciata del paese di provenienza. Il Nulla Osta deve poi essere presentato con la documentazione necessaria insieme al passaporto e, quando richiesto, al certificato di nascita. I paesi dell’Unione Europa hanno stipulato una convenzione per cui il matrimonio viene automaticamente trascritto nel Paese di provenienza. Se invece lo sposo è di nazionalità extracomunitaria, la firma del Nulla Osta deve essere legalizzata dalla Prefettura.
Se uno o entrambi gli sposi sono divorziati – In questo caso occorre presentare copia integrale dell’atto di matrimonio precedente, insieme all’annotazione della sentenza di annullamento. Il Tribunale del comune dove era stato celebrato il matrimonio è predisposto al rilascio di questo documento.
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