Pur impegnandosi a dare il beneficio del dubbio al proprio partner, può accadere che ci sia una vocina che rimbomba nel nostro profondo, dalla quale scateniamo delle fantasie autolesioniste con l’unica conseguenza di generare noi stesse una crisi di coppia. È la gelosia, ed è naturale, è la psiche: si tratta di emozioni primordiali, difficili da gestire anche per la persona più sicura di sé che, proprio per la molla che fa scattare la gelosia, mette in dubbio le sue stesse certezze.
Anche se la gelosia è un sentimento spontaneo, ciò non significa che la si debba assecondare. Partendo dal presupposto che la prima regola da seguire è quella di conviverci provando a placarla a poco a poco, si può ricorrere ad alcuni rimedi per bloccare la gelosia sul nascere senza causare troppi danni al rapporto di coppia.
Le prime avvisaglie
È raro che la gelosia si presenti alla porta durante i primi mesi di un rapporto, poiché la passione che determina questa fase riesce a surclassarla grazie al desiderio e al senso di “novità” che si prova in questo periodo. I primi problemi nascono dopo circa 6-7 mesi, quando la coppia ha iniziato a conoscersi meglio e sta cominciando a sintonizzarsi verso la normalità; in questo caso è più che naturale inciampare sulle discrepanze, dal momento che ci si sta stabilizzando sulla base della quotidianità. Se il partner, agli albori del rapporto, è infatuato dall’altra persona, la natura vuole che con il passare del tempo tutto ciò si affievolisca a causa di una normale abitudine: il primo passo per gestire le avvisaglie della gelosia sta nell’accettare questo passaggio.
Trascorsi i primi mesi di un nuovo rapporto, dunque, non bisogna allarmarsi se si notano dei leggeri cambiamenti nel proprio compagno, gli stessi cambiamenti che subiscono anche le donne pur non accorgendosene. Se si nota un calo del desiderio, oppure delle distrazioni innocenti, ciò non significa necessariamente che sia entrata in scena una terza persona, bensì che la relazione si sta stabilizzando come qualsiasi altro rapporto tra due persone.
I sospetti
Se le avvisaglie di gelosia si fanno troppo insistenti, instaurando quel dubbio che genera uno stato d’angoscia, il primo consiglio è di non assecondarle. Piuttosto di diventare detective interrogando chi gli sta a fianco, cercando indizi nella sua sfera privata e controllando gli sms o il computer, è bene partire dal presupposto della fiducia o del beneficio del dubbio.
Per quanto possa sembrare difficile e doloroso, è sempre meglio procedere con calma e positività: solo in questo modo si evita di mettere a rischio il rapporto. Anche se la gelosia spinge a cercare delle certezze in buona fede, per proteggerci da una possibile delusione, bisogna sempre tenere a mente che si tratta di un gesto di sfiducia nei confronti dell’altro, passando dalla parte del torto e in veste di inquisitrici.
Il confronto
Partendo dal presupposto che la gelosia è un sentimento che nasce dall’insicurezza di chi la prova, prima di tutto è necessario farsi un autoanalisi per rafforzare la propria stima. Da dove nasce la paura che a lui possa piacere un’altra? La risposta è data da un’altra domanda: come migliorarsi per avere tutte le sue attenzioni? Se l’atteggiamento del partner sembra sfuggevole e distratto, inducendovi a temere il peggio, prima di iniziare ad accusarlo delle mancanze o di avere un’altra donna, provate voi per prime ad attirare la sua attenzione. Curate meglio il vostro aspetto e soprattutto i vostri atteggiamenti, siate maliziose e giocate con il vostro compagno portando qualche novità all’interno del rapporto; i benefici di un atteggiamento positivo si riverseranno immediatamente nella relazione, avvicinandovi come agli inizi.
Se proprio non riuscite a placare le vostre angosce, l’approccio più efficace per affrontare un disagio è il dialogo, sempre che sia gestito con maturità senza perdere le staffe troppo facilmente. In questo caso è bene evitare scenate o accuse di cui ci si può pentire in un secondo momento, ma piuttosto parlargli con il cuore in mano esprimendo i disagi e le paure che si provano e chiedendo aiuto per non rovinare il rapporto.
Ciò di cui si ha più bisogno in questo caso è di essere rassicurate con affetto e dolcezza, perciò è necessario affrontare l’argomento con altrettanta tenerezza; la rabbia genera altra rabbia, perciò si devono evitare le cattiverie per non suscitare degli eccessivi scatti d’ira dalla parte opposta, dato che,chi si sente accusato potrebbe reagire con un netto rifiuto determinando e con la fine della relazione.
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