Nelle società multiculturali di oggi è sempre più facile imbattersi nelle coppie miste: chi non ha qualche amico o conoscente che sta insieme ad una persona proveniente da un paese diverso dal nostro e spesso anche da una cultura molto differente? L'incrocio fra culture che trova espressione nelle unioni miste è senza dubbio qualcosa di molto positivo. Tuttavia possono esserci anche dei problemi e degli scontri, soprattutto se le differenze di carattere religioso e culturale sono piuttosto marcate. Vediamo quindi quali sono i principali pro e contro delle coppie miste.
Arricchimento culturale reciproco
Stare insieme ad una persona proveniente da un paese e da una cultura diversa dalla propria è, sotto molti punti di vista, un'esperienza molto arricchente e positiva. Offre infatti la possibilità di conoscere da vicino e in modo privilegiato (perché attraverso gli occhi della persona che ci ama) un altro pezzetto di mondo. La stessa esperienza di crescita l'avrà anche il vostro partner. Grazie allo scambio di usanze di vario tipo (culinarie, religiose...), feste, abitudini quotidiane, credenze e differenti visioni culturali del mondo, la relazione non può che essere molto ricca e stimolante. Soprattutto nella fase di conoscenza, una coppia mista non ha di che annoiarsi! Le cose da scoprire sono tanto più numerose quanto più le culture di provenienza sono diverse. Senza contare che si può anche imparare bene un'altra lingua!
Adattarsi a nuovi modelli culturali e comportamentali
Tuttavia, nonostante sia molto stimolante e anche divertente entrare in contatto con un'altra cultura, possono alla lunga crearsi dei problemi, soprattutto se i desideri e le aspettative della coppia vanno in direzioni diverse.
Nel caso in cui i diverbi riguardino questioni di poco conto, basta un po' di buon senso e tutto si può risolvere tranquillamente: se c'è vero amore ci si viene incontro reciprocamente, cercando di trovare un compromesso.
Se però le differenze sono molto marcate, allora il discorso si fa più complesso: può diventare difficile mettersi d'accordo su questioni anche importanti, riguardanti il modo di vivere la propria vita insieme. Se ad esempio il vostro fidanzato non accetta l'idea che siate indipendenti e che lavoriate fuori casa (magari perché il modello femminile della sua cultura è diverso da quello che abbiamo in Italia), allora bisogna seriamente interrogarsi sulla possibilità di continuare o meno quella relazione, se non si riesce a trovare una soluzione soddisfacente per entrambi. Modificare tutta la propria vita e rinunciare ai propri desideri in nome dell'amore non è consigliabile, perché con il tempo ci si pentirà sicuramente. Inoltre, la vera “sfida” è portare avanti felicemente la propria unione mista facendosi amare per quello che si è - quindi anche con il proprio retaggio culturale - e non per come l'altro vorrebbe che fossimo. Un po' di spirito di adattamento è ovviamente necessario in una coppia mista (probabilmente in misura maggiore rispetto ad una coppia non mista), ma non bisogna certo sacrificarsi troppo, né rinnegare la propria identità (e questo è un consiglio valido per ogni tipo di coppia!!).
I figli nelle unione miste
Quando una coppia mista decide di avere un figlio, le gioie e i problemi si moltiplicano (come in qualsiasi altra coppia, del resto). I bambini che nascono da un'unione mista possono godere di diversi vantaggi: vivere fra due culture permette loro di diventare perfettamente bilingui e di avere uno sguardo più ampio sul mondo, dal momento che possono attingere alla ricchezza e alla profondità di due culture diverse.
Per i genitori la situazione è però un po' più complicata: quando arriva un figlio, la coppia mista viene spesso messa a dura prova. I motivi di scontro e disaccordo possono essere svariati. Se i genitori sono stati cresciuti in famiglie dalle culture e dagli stili educativi molto diversi, è probabile che si troveranno in disaccordo sullo stile pedagogico da seguire con il bambino. Anche la scelta della religione da trasmettere al proprio figlio può diventare un problema, se i genitori professano fedi diverse. In questo caso, per evitare discussioni inutili, la cosa più giusta da fare è lasciare che il bambino, una volta cresciuto, scelga da solo la religione che intende seguire.
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