I muscoli sono organi costituiti per la maggior parte da tessuto muscolare che ha come caratteristica principale la contrattilità e l’eccitabilità.
I muscoli sono sensibili a stimoli di qualsiasi natura, elettrica, chimica, fisica, termica, e la loro risposta a questi stimoli è la contrazione con relativo ritorno al loro stato iniziale. Si suddividono in muscoli lisci, composti cioè da un tessuto liscio, e striati, formati da tessuto striato.
I muscoli lisci sono anche designati come involontari in quanto la loro contrazione avviene indipendentemente dalla volontà del soggetto. Sono al governo del movimento degli organi interni e consentono lo svolgimento di funzioni basilari come la digestione, la respirazione e la circolazione.
I muscoli striati, detti volontari, sono quelli che si contraggono in base all’intenzione dell’individuo e producono il movimento delle ossa o della pelle. Si ripartiscono, infatti, in muscoli cutanei e muscoli scheletrici. I cutanei si immettono direttamente sulla pelle, come per esempio quelli del viso che sono gli artefici delle diverse espressioni umane. Gli scheletrici sono invece fusiformi e si collegano alle ossa attraverso i tendini, dei cordoni fibrosi. La loro contrazione avviene in risposta a impulsi trasmessi dalle fibre nervose, collegate alle fibre muscolari tramite le placche motrici.
Un caso a sé stante è quello del muscolo cardiaco che, pur essendo composto da tessuto muscolare striato, è un muscolo involontario.
Il meccanismo di funzionamento dei muscoli scheletrici è incentrato sullo slittamento dei miofilamenti di actina sui miofilamenti di miosina. A causa di questo movimento le miofibrille si accorciano e il muscolo si contrae.
I muscoli presenti nel corpo umano sono circa 600 e rappresentano la metà del peso totale di un individuo. In base al tipo di movimento di cui si incaricano si possono distinguere diverse tipologie.
• I muscoli flessori permettono il piegamento di un osso in rapporto a un altro. È il caso del bicipite che fa flettere l’avambraccio sul braccio o del sartorio che fa piegare la gamba sulla coscia.
• I muscoli estensori determinano l’estensione di un osso rispetto a un altro. È il caso del tricipite e del quadricipite.
• I muscoli adduttori consentono l’avvicinamento delle ossa alle quali sono collegati nella direzione della linea mediana del corpo. È il caso del trapezio e dei pettorali che avvicinano il braccio al corpo.
• I muscoli abduttori sono quelli che comportano l’allontanamento delle ossa dal corpo, come per esempio il deltoide che fa sollevare il braccio.
• I muscoli rotatori si incaricano della rotazione di un osso lungo il proprio asse, come nella circostanza del deltoide e dei dorsali.
Con muscoli antagonisti si intende una coppia di muscoli che lavorano in modo opposto l’uno all’altro. Visto che ogni muscolo non può compiere un movimento contrario a quello per cui è deputato si deve rapportare con un altro che svolga la funzione opposta alla sua. Per fare un esempio, l’estensione dell’avambraccio è garantita dalla contrazione del tricipite.
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