La prostata, o ghiandola prostatica, è una ghiandola fibromuscolare dell’apparato urogenitale maschile, che si colloca sotto la vescica e di fronte alla parete anteriore dell’intestino retto. Il suo sviluppo inizia dallo stadio embrionale del feto, prosegue nel periodo neonatale e si completa durante la pubertà. Nella pubertà i livelli ormonali, in special modo il testosterone, diventano molto elevati e la prostata inizia a produrre proteine e altre molecole.
Nella prostata passa la prima porzione dell’uretra (uretra prostatica) e nei suoi lobi laterali simmetrici transitano le parti terminali dei vasi deferenti che finiranno al canale uretrale prostatico con i dotti eiaculatori.
Le funzioni fondamentali della prostata sono l’attività di difesa dei testicoli e delle vie urinarie superiori; la produzione del liquido seminale, in collaborazione con le vescicole seminali, e la sua emissione; la degradazione ed eliminazione degli spermatozoi invecchiati.
Da un punto di vista anatomico, la prostata può essere suddivisa in tre zone: transizionale, centrale, periferica.
La zona transizionale ha forma tondeggiante e costituisce il 5% del volume della ghiandola. È costituita da due piccoli lobi che circondano l’uretra.
La zona centrale è quella più interna, ed è attraversata in tutta la sua lunghezza dai dotti eiaculatori.
La zona periferica rappresenta i 2/3 dell’intera prostata, racchiude l’uretra prostatica e una parte dell’uretra preprostatica. È questa la parte che il medico esamina durante l’esplorazione digito-rettale.
Da un punto di vista ghiandolare, la prostata è invece costituita da unità che si localizzano nella zona periferica, denominate acini, in collegamento con la parte esterna tramite un dotto che si riversa nell’uretra. Ogni acino prostatico contribuisce alla produzione di un liquido che viene espulso durante l’orgasmo in conseguenza alla contrazione dei muscoli che li circondano.
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