Come risolvere la stitichezza?
La stitichezza è un problema molto diffuso e piuttosto fastidioso. Alcuni rimedi naturali sono particolarmente efficaci nel contrastare questo disturbo, grazie alle loro proprietà lassative. Vediamo insieme quali sono, come si usano e se esistono controindicazioni.
Lo psillio
È una pianta diffusa nel bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente e a scopo fitoterapico vengono utilizzati i semi ricchi di mucillagini, fibre che a contatto con i liquidi aumentano i loro volume formando un gel in grado di aumentare la massa fecale e favorire l’evacuazione. Lo psillio, inoltre, vanta anche proprietà probiotiche e antinfiammatorie, che ne fanno un rimedio utile anche in caso di colite.
Potete acquistarlo in erboristeria sotto forma di polvere micronizzata, che va sciolta in acqua o succo di frutta, latte, yogurt, ecc... La dose consigliata va dai 2 ai 10 g al giorno, da assumere in 2 o anche 3 somministrazioni, sempre lontano dai pasti e con abbondante quantità di acqua.
Lo psillio non è indicato per chi soffre di diverticolite o in presenza di occlusione o subocclusione intestinale.
Il baobab
È un albero originario dell’Africa e i suoi frutti, simili alle noci di cocco, possiedono una polpa ricchissima di fibre sia insolubili che solubili. Per questo motivo è un rimedio eccezionale contro la stitichezza ed è un valido aiuto anche contro la cattiva digestione poiché migliora la digeribilità degli alimenti e combatte la fermentazione dopo i pasti.
La polpa di baobab si vende sotto forma di polvere, potete mescolarne 2 cucchiaini in 1 vasetto di yogurt bianco la sera prima di andare a letto.
Non ha particolare controindicazioni e può essere utilizzato anche in caso di ulcera gastrica, morbo di Crohn e durante la gravidanza e l’allattamento.
I semi di lino
Fra i vari rimedi naturali contro la stipsi, vi è anche il seme di lino. Oltre ad essere un’ottima fonte di nutrienti (Sali minerali, proteine, Omega 3 e Omega 6), sono ricchi di mucillagini che, come già detto parlando dello psillio, hanno un’azione lassativa e aiutano a prevenire la stipsi.
Potete consumarne (sempre macinati) 2 cucchiai 3 volte al giorno, a crudo o nello yogurt. In alternativa, potete assumere l’olio di lino, 1 cucchiaio da assumere preferibilmente il mattino a digiuno. Ricordate che una volta aperto va consumato entro 2 mesi.
I semi di lino non hanno particolari controindicazioni, ma sono da evitare in caso di occlusione intestinale.
La senna
Questa pianta, che cresce sulle coste del bacino del Mediterraneo, è nota sin dall'antichità per essere fra i migliori metodi lassativi naturali, il cui merito è degli antrachinoni contenuti nei frutti e nelle foglie. Diversamente dagli altri rimedi naturali appena presentati, la senna non è ricca di fibre, ma agisce stimolando i tronchi nervosi che innervano il grosso intestino, favorendone di conseguenza la motilità.
Potete utilizzare l’estratto secco, nella misura di 2-3 mg per kg di peso corporeo, la sera e per un periodo non superiore agli 8-10 giorni, o la tisana, che è meno potente, ma indicata anche per chi ha l’intestino delicato. Lasciate in infusione in 1 tazza di acqua calda 1 cucchiaio di frutti essiccati (e anche foglie, eventualmente) per 10 minuti, poi filtrate e bevete, sempre la sera prima di andare a letto.
La senna è controindicata in gravidanza e durante l’allattamento, in caso di diverticolosi, mega-colon, occlusione e subocclusione intestinale, sindrome di Crohn, emorroidi e fistole pianali. È sconsigliata anche durante il ciclo mestruale.
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