L’escolzia è una pianta originaria dell’America nord-occidentale appartenente alla famiglia delle Papaveraceae ed è conosciuta anche come papavero della California. A scopo fitoterapico s’impiegano generalmente le parti aeree, tuttavia in alcune preparazioni sono utilizzate anche le radici o la pianta intera.
Vediamo quali sono le sue proprietà terapeutiche, gli usi, gli effetti collaterali e le eventuali controindicazioni.
Le proprietà dell’escolzia
L’escolzia è nota per le sue proprietà ipnotiche e sedative, merito degli alcaloidi in essa contenuti (soprattutto nelle radici e nelle parti aeree), in particolare: chelidonina, criptonina, berberina, protopina e sanguinaria. Grazie alla sua particolare composizione è in grado di agire sul sistema nervoso centrale, favorendo il rilassamento muscolare e stimolando il sonno. La pianta, infatti, accorcia i tempi di addormentamento e migliora la qualità del sonno, soprattutto in caso di risvegli notturni, ma senza influenzare la vigilanza mentale o dare stordimento al risveglio (l’effetto non supera le 6-7 ore).
L’escolzia, grazie alla sua azione antispasmodica e analgesica, è consigliata anche in caso di nervosismo, emicrania, gastrite e spasmi colici, specie se di origine psicosomatica.
Usi dell’escolzia
L’escolzia è utile in caso di insonnia lieve o moderata e come antidolorifico e miorilassante.
Si può usare sotto forma di infuso, estratto secco (compresse o capsule) o tintura madre.
Per preparare l’infuso ne basta 1 cucchiaino in 1 tazza di acqua bollente. Filtrate e bevete prima di coricarvi.
Per quanto riguarda la tintura madre, sono sufficienti 30-40 gocce diluite in un po’ di acqua, 30 minuti prima di andare a letto o 30 gocce 2-3 volte al giorno in caso di mal di testa, spasmi colici o forte nervosismo.
L’estratto secco si assume nella misura di 50-100 mg per capsula/compressa, la sera 30 minuti prima di coricarsi, con mezzo bicchiere di acqua o una tazza di tisana calda.
L’escolzia si può acquistare in erboristeria o nelle parafarmacie (solo l’estratto secco).
Effetti collaterali dell’escolzia
L’escolzia non ha effetti collaterali ai dosaggi consigliati, a patto che non ci sia un’ipersensibilità accertata verso uno o più principi attivi contenuti in essa.
Controindicazioni
L’escolzia è generalmente ben tollerata, ma è sconsigliata nei bambini al di sotto dei 6 anni di età, nel primo quadrimestre di gravidanza e in allattamento. Inoltre, può dare assuefazione in caso di trattamenti prolungati a dosaggi piuttosto elevati ed è controindicata in caso di ipotensione e brachicardia poiché abbassa la pressione. Il rimedio può interagire con i farmaci antidepressivi, sedativi, barbiturici e antistaminici di sintesi amplificandone gli effetti.
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