Il cancro al colon è piuttosto diffuso in Italia, dove colpisce circa 1 persona ogni 15 (7% della popolazione). Inoltre è la seconda tipologia di neoplasia per mortalità.
Spesso è completamente asintomatico quindi, per combatterlo, è bene concentrarsi sulla prevenzione e i controlli periodici che permettono una diagnosi precoce.
Le cause del tumore al colon
Sono state identificate delle patologie che, causando l’alterazione della mucosa intestinale, possono portare a formazioni tumorali.
Tra queste ricordiamo:
• Morbo di Crohn
• Rettocolite ulcerosa
• Poliposi familiare adenomatosa
• Sindrome di Lynch
Inoltre sono stati evidenziati importanti fattori di rischio, come:
• Familiarità
• Consumo eccessivo di carni rosse
• Tabagismo
• Abuso di alcool
• Obesità
Forme di tumore al colon
In base alla morfologia si distinguono tre forme generali di tumore al colon:
• Vegetante
• Ulcerativa
• Scirrosa
La prima appare come una massa carnosa che cresce all’interno del lume dell'intestino.
La seconda è caratterizzata dalla formazione di una lacerazione, che erode la parete dell’organo.
La terza infiltra e irrigidisce le pareti intestinali.
Sintomi del tumore al colon
Il tumore al colon spesso non dà sintomi. E anche se presenti, questi vengono frequentemente misconosciuti, in quanto erroneamente attribuiti a benigni e comuni disturbi digestivi.
In ogni caso, le manifestazioni sintomatologiche possono essere suddivise in due categorie: i disturbi locali e quelli sistemici.
Tra i primi ricordiamo:
• Stipsi
• Diarrea
• Stitichezza e feci acquose alternate
• Presenza di sangue nelle feci
• Difficoltà nello svuotare l’intestino
• Crampi
• Gonfiore addominale
I sintomi sistemici più frequenti sono:
• Calo ponderale ingiustificato
• Inappetenza
• Astenia
• Nausea e vomito
• Ittero
Le cure
Come per la maggior parte delle neoplasie, la prevenzione risulta essere lo strumento più efficace per combattere il tumore al colon. Le aziende sanitarie, infatti, invitano i soggetti di età compresa tra i 60 e i 69 anni a fare periodiche analisi delle feci, in modo da verificare la presenza di sangue.
In questo modo si ottiene una diagnosi precoce, aumentando molto le possibilità di guarigione del paziente.
La terapia ideale è rappresentata da una combinazione di più tecniche: chirurgica, chemioterapica e radioterapica.
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