La retina è la più interna delle tre membrane che costituiscono la parete del bulbo oculare e la sua funzione è di inviare al cervello, attraverso il nervo ottico, le informazioni da interpretare.
I fotorecettori della retina, ovvero le cellule sensibili alle radiazioni luminose, si suddividono in due tipi, i coni e i bastoncelli. I coni sono impressionati dai colori della luce in quanto contengono un pigmento, la iodopsina, che permette loro di percepire la luce di forte intensità (visione diurna). I bastoncelli, invece, sono insensibili ai colori ma hanno la capacità di percepire le luci di bassa intensità grazie alla rodospina, il particolare pigmento che contengono, e si incaricano della visione crepuscolare e notturna. I coni si trovano soprattutto al centro della retina, nella fovea, mentre i bastoncelli sono distribuiti in massima parte sul bordo della retina.
La retina non si limita a registrare le immagini che si formano sulla sua superficie, ma le scompone analizzandone i molteplici parametri fisici. Oltre ai recettori vi sono, infatti, anche altre quattro classi di neuroni: le cellule orizzontali, che trasmettono i segnali ricevuti dai fotorecettori; le cellule bipolari, che inviano i segnali alle cellule gangliari; le cellule amacrine, con funzioni simili alle orizzontali ma che svolgono la loro funzione in uno strato sottostante; le cellule gangliari, che trasmettono il messaggio nervoso ai centri superiori.
Da un punto di vista strutturale, in ogni retina è possibile poi distinguere due parti peculiari, l’emiretina nasale, competente per la parte di campo visivo più esterna, e l’emiretina temporale, competente per la parte di campo visivo più interna.
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