Le ossa sono formate da due particolari tessuti connettivi: il tessuto osseo. e il tessuto cartilagineo.
Il tessuto osseo si origina per ossificazione del tessuto cartilagineo, che è un processo che avviene con diverse modalità a seconda delle ossa interessate. In linea generale si assiste a una deposizione dei sali minerali che trasformano la cartilagine in osso.
La formazione del tessuto osseo ha inizio qualche mese dopo il concepimento; al momento della nascita, però, lo scheletro del bambino è ancora costituito in massima parte da cartilagine. Il processo di ossificazione è stimolato dall’ ormone della crescita, che viene prodotto fino alla fase della pubertà, quando quasi tutto il tessuto cartilagineo si è convertito in tessuto osseo. Vi sono però alcune parti dello scheletro che non ossificano mai: a livello dei padiglioni delle orecchie, del naso e delle zone di contatto tra le ossa.
A partire dalla pubertà avviene una lenta crescita delle ossa che termina intorno ai 20/25 anni, quando l’impalcatura scheletrica ha raggiunto la sua definizione.
Il tessuto osseo si divide in spugnoso e compatto. Il tessuto osseo spugnoso ha sottili lamelle che si intersecano tra loro e delimitano piccole cavità in cui si trova il midollo rosso. Il tessuto osseo compatto è costituito invece da lamelle che si addossano le une sulle altre.
Per quanto riguarda la morfologia, le ossa si distinguono in tre tipi: ossa piatte, ossa corte, ossa lunghe
• Le ossa piatte si sviluppano soprattutto in superficie e hanno uno spessore ridotto. Sono composte da due strati di tessuto osseo compatto tra cui è interposto uno strato di tessuto osseo spugnoso. Sono ossa piatte quelle del bacino, del cranio, dello sterno..
• Le ossa corte si sviluppano in modo quasi simile in lunghezza, larghezza e spessore. Sono formate da tessuto osseo spugnoso rivestito da uno strato di tessuto osseo compatto. Sono ossa corte le vertebre.
• Le ossa lunghe hanno la lunghezza che prevale su larghezza e spessore. Sono formate da un corpo centrale cilindroide, la diafisi, munita alle estremità di due ingrossamenti chiamati epifisi.
La diafisi si compone di una lamina di tessuto osseo compatto che limita una cavità interna che contiene il midollo osseo, o midollo giallo. Le epifisi sono invece costituite da tessuto osseo spugnoso rivestito da uno strato di tessuto osseo compatto.
Sono ossa lunghe quelle dell’ omero, del femore, della tibia.
Tutte le ossa, indipendentemente dalla loro morfologia, sono ricoperte esternamente da una membrana fibrosa molto resistente, il [span=testo-grassetto]periostio che contiene particolari cellule chiamate osteoblasti. Sono queste le cellule deputate a far accrescere l’osso in spessore e a ripararlo in caso di frattura o lesione.
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