Tra le numerose diete “a tema”, note anche come “monocibo”, quella del minestrone è forse la più conosciuta e tentata da migliaia di persone.
L’origine di questo programma alimentare si deve grazie ad un cardiochirurgo di St.Louis, che provò a sperimentare questo programma alimentare su alcuni pazienti obesi e cardiopatici che dovevano sottoporsi ad un intervento chirurgico.
Il fine era far perdere peso velocemente a questi soggetti, per ridurre i rischi di complicazioni durante l’operazione chirurgica.
La dieta va seguita per un periodo di 10-14 giorni, ma non oltre.
Durante i primi quattro giorni, i più difficili, si potranno consumare esclusivamente tè non dolcificato, succhi di frutta senza zucchero e abbondanti piatti di minestrone (preparato senza patate, fagioli o l’aggiunta di pasta e riso).
Successivamente, di giorno in giorno, si reintroducono cibi come il latte, lo yogurt, carne di manzo magra e riso integrale.
Questa dieta è particolarmente drastica, e la perdita di peso risulta essere notevole sui persone obese.
La dieta del minestrone, sebbene sia diventata di moda, non è indicata per i soggetti normali o in semplice sovrappeso: questo tipo di regime è infatti troppo drastico e toglie nutrienti fondamentali per l’organismo.
Chi decide di provare questo programma vedrà calare il peso sulla bilancia in un tempi da record, ma bisogna fare molta attenzione: è un dimagrimento fittizio.
Infatti quando l’organismo deve fare i conti con un tipo di alimentazione così povera (soprattutto in proteine), perde liquidi e massa muscolare anziché il grasso in eccesso.
Il risultato è poco piacevole: un corpo poco tonico, rilassato e che appare comunque “cicciottello”.
Numerosi studi hanno anche dimostrato che al cessare della dieta, il peso viene ripreso rapidamente, e spesso con “gli interessi”.
Se si vuole dimagrire in maniera appropriata è dunque meglio rivolgersi ad un medico specializzato.
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