Il pallore, la stanchezza e i problemi digestivi sono i sintomi principali dell’anemia, un disturbo dell’organismo collegato alla scarsa assimilazione di alcuni nutrienti. Di conseguenza, per risolvere il problema, non bisogna fare altro che seguire la dieta più adeguata.
Il termine “dieta” non è sinonimo della perdita di peso: ci si riferisce, infatti, a un regime alimentare volto alla cura di un disturbo, qualunque esso sia. In questo caso, dunque, bisogna concentrarsi sull’integrazione di quei principi nutritivi che l’organismo ha difficoltà ad assimilare. Dopo aver consultato il proprio medico, si può prestare maggiore attenzione a quegli alimenti da integrare e, soprattutto, quelli da evitare per risolvere il problema.
Cos’è l’anemia
L’anemia è un disturbo dell’organismo strettamente legato al sangue, infatti è caratterizzata dalla diminuzione del numero dei globuli rossi in esso. Il ferro è spesso correlato a questa patologia, e il motivo è dovuto proprio al fatto che è essenziale per la formazione dei globuli rossi nel sangue.
Le cause principali dell’anemia sono per lo più collegate ad alcune carenze alimentari. Il ferro, come abbiamo appena detto, ma anche l’acido folico, la vitamina B12 e C: ognuno di questi ricopre un ruolo importantissimo nella formazione dei globuli rossi. Tutti questi elementi vengono assunti nel nostro organismo tramite la nutrizione; ciò significa che bisogna prestare una grande attenzione alla dieta. Questa deve essere ben calibrata, sia per la prevenzione che per la cura dell’anemia.
La dieta e i consigli alimentari
Prima di intraprendere qualsiasi dieta è necessario consultare il proprio medico curante, soprattutto in caso di anemia. Nonostante questo, però, si possono comunque seguire alcuni accorgimenti basilari per stabilizzare i valori nel sangue: basta favorire l’assimilazione del ferro.
Alimenti da evitare
Così come vi suggerirà il dottore, prima di tutto bisogna limitare quegli alimenti che ostacolano la naturale riproduzione dei globuli rossi. È il caso del latte e i suoi derivati: i latticini, infatti, sono una grande fonte di calcio, il quale impedisce il completo assorbimento del ferro nell’organismo.
Anche il caffè e il tè, così come il cioccolato e il vino, sono particolarmente sconsigliati per via dei tannini in essi contenuti: il motivo è sempre collegato al contrasto con l’assorbimento del ferro. I primi due, in particolare, lo diminuiscono in modo significativo, quindi si consiglia di eliminarli completamente dalla propria dieta sostituendoli con le tisane o le spremute.
Alimenti da integrare
Come accennato sopra, l’anemia è spesso causata dalla carenza di ferro, ma anche dall’acido folico, la vitamina B12 e C; di conseguenza, la dieta per ovviare a questo disturbo deve essere ricca di questi elementi.
La carne e il pesce sono i primi alleati per aumentare i livelli del ferro, infatti sono ne sono ricchissimi. Il motivo risiede nella presenza della cisteina, che ne favorisce l’assorbimento in modo determinante. Pur senza esagerare con le dosi, questi alimenti non devono mai mancare nella dieta per l’anemia, specie se combinati con le verdure.
Anche gli agrumi sono perfetti, non solo per l’assorbimento del ferro ma anche per integrare la vitamina C che, come abbiamo detto, è carente in caso di anemia. Le arance, i pompelmi e i limoni sono una fonte preziosissima di questa vitamina, perciò potete consumarli nel modo che più preferite (spremute, a spicchi o anche come condimento).
Per quanto riguarda la vitamina B12 e l’acido folico, questi sono contenuti sia nei prodotti di origine animale che vegetale. Nel primo caso, ad esempio, la verdura a foglia verde come gli spinaci, le bietole e la rucola sono molto preziosi. Per quanto riguarda la carne, invece, le frattaglie e il fegato sono quei tipi di carne molto consigliati per questa dieta.
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