Ognuno di noi ha sofferto, almeno una volta, di acidità di stomaco: la cattiva digestione genera dei fastidiosi bruciori che spesso di tramutano in reflussi difficili da gestire. Di cosa si tratta esattamente e, soprattutto, quali alimenti evitano l’insorgere di questo disturbo?
Cos’è il reflusso esofageo
Il reflusso esofageo è un disturbo del sistema digerente molto diffuso, che si manifesta con acidità di stomaco, rigurgiti e bruciori. La causa principale di questo fastidio è dovuta al malfunzionamento della valvola che separa l’esofago dallo stomaco; ogni volta che ingeriamo il cibo, questa valvola si apre e si chiude dando inizio alla digestione. Se la valvola si apre in modo scorretto, gli alimenti e i succhi gastrici fuoriescono dallo stomaco risalendo l’esofago. I bruciori del reflusso sono causati proprio dagli stessi acidi presenti nello stomaco, che tendono ad infiammare il tratto esofageo.
Gli alimenti da evitare
I fattori che determinano il reflusso esofageo sono per lo più legati all’alimentazione, specie rispetto ai cibi tendenzialmente acidi. Oltre ai nutrimenti in sé, però, le cause sono riconducibili anche all’abuso di bevande alcoliche e al fumo, così come all’ernia iatale e la gravidanza.
I primi alimenti da evitare sono il latte e i suoi derivati: la panna acida prima fra tutte, assieme allo yogurt e i formaggi poco stagionati (come ad esempio la mozzarella). Anche il gelato e il latte parzialmente scremato possono causare il reflusso, perciò se ne sconsiglia un consumo abituale.
Per quanto riguarda la verdura, invece, le patate hanno una cattiva influenza sulla digestione (per chi soffre di reflusso), ma anche la cipolla cruda e l’aglio. Tutto ciò che è tendenzialmente aspro o acido, dunque, rappresenta un fattore di rischio molto alto.
La frutta è un altro alimento che, in generale, influisce in modo determinante su questo disturbo. Avendo un alto tasso di acidità, infatti, è tra le cause principali del reflusso esofageo. Basti pensare agli agrumi, ma anche ai frutti rossi come i lamponi e i mirtilli.
Anche la carne rossa sarebbe da evitare, soprattutto a causa dei succhi di origine animale. Il manzo e le bistecche in generale, quindi, è meglio consumarle poche volte al mese.
Gli alimenti da preferire
Per evitare questo disturbo, bisogna prendere in considerazione quegli alimenti che non irritino la mucosa gastrica e che abbiano una bassa produzione di acidità.
In relazione agli alimenti da evitare circa il latte e i suoi derivati, per esclusione si possono consumare i formaggi di capra e quelli spalmabili, oltre alla feta e la panna acida magra.
Tra le verdure che non rappresentano un problema, ci sono senza dubbio le carote, i piselli e i fagiolini: tutti prodotti tendenzialmente pastosi e sostanziosi.
Come accennato sopra, la frutta è piuttosto acida, e tra i prodotti da preferire si può scegliere tra le banane, che favoriscono la digestione, le mele e le pere.
Riguardo alla carne, e le proteine in generale, il pesce è il prodotto preferenziale così come il pollo, il tacchino e il coniglio; le carni bianche possono dunque aiutare in modo determinante.
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