Lo shiitake (Lentinula edodes) è un fungo medicinale commestibile molto noto in Asia, soprattutto in Cina e Giappone, dove fa parte della comune alimentazione, mentre nel nostro Paese è ancora poco noto. Il suo nome deriva dall’unione della parola giapponese “shii”, che indica la quercia (uno degli alberi su cui questo micete cresce) e “take”, che significa, appunto, fungo. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, gli usi e se esistono eventuali controindicazioni.
Proprietà dello shiitake
Come altri funghi medicinali (ad esempio il reishi), lo shiitake vanta proprietà immunostimolanti e immunomodulanti, ma non solo. È ricco di Sali minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio, manganese, ferro, rame e zinco; aminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B ed ergosterolo, un importante precursore della vitamina D.
A differenza del reishi, che ha una consistenza legnosa e un sapore amaro, lo shiitake ha un gusto che ricorda quello della carne.
Grazie alla sua particolare composizione chimica, lo shitake agisce riequilibrando e rinforzando l’attività del sistema immunitario, in particolare è in grado di stimolare i macrofagi, i linfociti T e le cosiddette cellule Natural Killer, ovvero quei tipi di globuli bianchi deputati a riconoscere e distruggere elementi potenzialmente dannosi per l’organismo. Questo processo, innescando una maggiore produzione di anticorpi e agisce anche da barriera conto le infezioni batteriche e virali.
Lo shitake è un fungo veramente eccezionale per le sue molteplici virtù. È utile, infatti, anche contro il colesterolo alto, vanta proprietà epatoprotettive e antifungine (è efficace contro la Candida), promuove la formazione della flora “buona”, sostiene l’organismo nelle situazioni di stress fisico e psichico ed è persino in grado di combattere le carie grazie al suo spiccato potere germicida verso le specie di streptococco che si annidano nella placca dentale.
Anche in Occidente questo fungo inizia ad essere guardato con un certo interesse poiché, secondo alcuni studi, può essere utile come complemento naturale alle terapie tradizionali contro il cancro e in particolare nel caso del tumore del colon e del pancreas. Inoltre, sembra che sia efficace nel ridurre gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche.
Usi dello shiitake
È preferibile assumere lo shiitake sotto forma di capsule, 1-2 al giorno.
Se viene utilizzato come preventivo, ad esempio dell’influenza o di altre malattie da raffreddamento, si può assumere anche per alcuni mesi prima dell’arrivo dell’inverno.
Controindicazioni
Lo shiitake non ha particolari controindicazioni, ma chiaramente è sconsigliato per i soggetti allergici ai funghi. Inoltre l’assunzione è da evitare per coloro che hanno subito un trapianto d’organo. Il consumo massiccio e prolungato, in rari casi, può dare luogo ad effetti collaterali come dermatiti, disturbi gastrointestinali e fenomeni di fotosensibilizzazione.
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